Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

LA POESIA DI MAZZANTINI ALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO

L'autore toscano ha presentato un assaggio del suo prossimo libro di poesie dedicate al rapporto tra l'uomo ed il suo Dio.

di Elio Taffi 

Gli assenti hanno sempre torto! Così avevo scritto due giorni fa riguardo allo spettacolo teatrale di Isa Danieli al Mancinelli, così devo ripetermi per il bel pomeriggio che ha regalato agli orvietani Mario Mazzantini, poeta di origini toscane da qualche anno residente a Porano. All'interno della Chiesa di San Francesco e di fronte ad un pubblico non numerosissimo ma particolarmente attento, Mazzantini ha letto alcune sue liriche, tuttora inedite (ma ancora per poco), dedicate ad uno degli argomenti per i quali negli ultimi mesi ha impegnato gran parte della propria vena creativa: il rapporto tra l'uomo ed il suo Dio. Presentato dal professor Francesco Luciano, insegnante di Religione nonché vice-Preside del Liceo Scientifico "Ettore Majorana" di Orvieto (istituto presso il quale il poeta sta collaborando attivamente con le classi studentesche), Mazzantini ha dato vita ad una intelligente performance artistica dal titolo quantomai stimolante, "Nonostante l'inverno", azzeccatissimo anche per le effettive condizioni meteo che sembravano senz'altro più tipiche di una giornata novembrina che primaverile; le parole sensibili delle liriche sono state inframezzate dalla sapiente chitarra del Maestro Sandro Peres, esperto di sonorità musicali spagnoleggianti, il quale ha eseguito diversi brani in stile di flamenco con bravura e levità. La poesia è fluita leggera e scorrevole ma i brevi pensieri esternati da Mario Mazzantini hanno avuto l'efficacia di abili colpi di fioretto, in grado di stimolare negli spettatori profondi e personalissimi ricordi, considerazioni, rimembranze, similitudini. I giovani studenti presenti all'evento hanno a più riprese applaudito il poeta colpiti dalla vitalità, dalla curiosità, dall'acutezza delle osservazioni di questo simpatico e bonario osservatore del presente, il quale è riuscito anche a coinvolgere un gruppo di turisti americani che sono entrati casualmente in San Francesco ma sono stati accolti dall'efficace inglese con cui Mazzantini ha per loro tradotto i propri testi. Nonostante il freddo gelido, lo spettacolo è filato via per un'ora e mezza donando ad ognuno di noi la sensazione di aver assaporato un'arte sempre più rara e per ciò sempre più indispensabile: la poesia.

 Maestro Mazzantini, cosa rappresenta per lei il mondo della poesia?

La poesia non è per me un'evasione, viceversa è un entrare il più possibile profondamente nel mondo esterno e in me stesso, è una ricerca accurata e costante che mi accompagna da sempre; prego Iddio che non smetta mai di farmi continuare questo viaggio.

Il libro di cui questo pomeriggio ci ha anticipato alcune liriche quando sarà dato alle stampe?

E' un'opera alla quale tengo moltissimo e per la quale ho composto copiosamente; il libro dovrebbe uscire entro l'anno, io confido per la fine dell'autunno.

Pubblicato il: 25/03/2006

Torna alle notizie...