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Prime repliche in aula nel procedimento "Cahos"

Per i tre imputati l'avvocato difensore, Massimo Morcella, ha proposto l'assoluzione

ORVIETO - Prime repliche ieri mattina in aula nel procedimento "Cahos".  Tre le posizioni prese in esame.  Sono quelle dei giovani orvietani, M.C. di 26 anni, M.F. di 25, R.C. di 31 - incensurati i primi due e censurato il terzo - per i quali il pm Annalisa Giusti aveva chiesto un anno e mezzo a testa per i primi due e un anno e due mesi.  Per i tre imputati l'avvocato difensore, Massimo Morcella, ha proposto l'assoluzione.  La sentenza non arriverà prima del 19 aprile, data fissata per l'ultima udienza destinata alle repliche degli avvocati (ne è stata fissata un'altra per il 4 aprile). 

 

Soltanto al termine di tutte le repliche difensive, infatti, il giudice, Gianluca Forlani, si pronuncerà e lo farà per tutti i diciassette ragazzi coinvolti nell'inchiesta antidroga che sono ricorsi al rito abbreviato. Le requisitorie dell'accusa sono terminate nella giornata di mercoledì con le dure richieste per i due imputati ritenuti al centro del vasto giro di sostanza stupefacente finito nell'indagine dei carabinieri tra il 2000 e il 2002.  Quattro anni e sei mesi con dodici mila euro di ammenda per un 25enne di Fabro - G.M. le iniziali  - e oltre due anni con svariate migliaia di euro per A.M. di 28.  Richieste, specie quella del 25enne fabrese, nettamente più pesanti rispetto a tutte quelle avanzate fino a questo momento che vanno da un minimo di quattro mesi ad un massimo di due anni e nove mesi.

 

 A questa fase del procedimento seguirà il secondo "stralcio", quello relativo ai dieci ragazzi che a partire dal prossimo 20 aprile affronteranno il rito ordinario.

Pubblicato il: 24/03/2006

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