Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Ferdinando. Una lezione di stile

Il Teatro Mancinelli sembra essere il luogo d'elezione per spettacoli di altissima, qualità come quello proposto da Isa Danieli su testo di Annibale Ruccello

di Elio Taffi

Gli assenti hanno sempre torto, e mai come ieri sera! Il Teatro Mancinelli era pieno a metà, vuoi per il tempo svogliato e piovigginoso, vuoi per il mercoledì sera, vuoi per l'ultimo appuntamento della stagione slittato di un giorno rispetto al programma ufficiale (anche se il cambio di date è stato opportunamente comunicato per tempo): ma i presenti sono ritornati a casa con gli occhi lucidi dopo oltre due ore di autentico e grande teatro. Peccato per chi non ha potuto godersi "Ferdinando", un testo superlativo di Annibale Ruccello, precoce autore contemporaneo che ci ha privati troppo presto del suo talento a causa della prematura scomparsa per incidente automobilistico; in una Napoli decadente che assiste da lontano alla capitolazione di Roma Papale (l'anno in cui si snodano gli avvenimenti è il 1865) ed allo sfascio di un ordine politico, sociale e culturale sedimentato nei secoli, si muovono delle figure indimenticabili che daranno vita ad intrecci, "inciuci", sotterfugi e passioni tanto inaspettati ed incredibili quanto realmente possibili. Il cast annoverava una strepitosa Isa Danieli, una signora del palcoscenico nazionale, insieme ad Adriano Mottola, Luisa Amatucci e Lello Serao; la bravura di tutti gli attori è stata ampiamento sottolineata dal silenzio e dalla partecipazione emotiva con cui gli spettatori hanno accompagnato l'intera recita. Una menzione doverosa per la splendida scenografia che ha fatto da cornice a "Ferdinando", a cui hanno contribuito le scene di Franco Autiero, le luci di Giorgio Saleri ed i costumi di Annalisa Giacci. Nonostante quasi la mezzanotte, abbiamo provato ad entrare nei camerini al termine dello spettacolo

Signora Danieli, veramente i più sinceri complimenti! Nonostante lo stretto napoletano nel quale sono concepiti i dialoghi di "Ferdinando", tutti noi abbiamo compreso ogni sfumatura del testo; e questo è assolutamente un vostro indiscusso merito.
Grazie, è un bellissimo complimento il suo.

Ha sentito con quanta tangibile attenzione vi ha seguito il pubblico orvietano?
Veramente, ce ne siamo accorti tutti; ma in fondo, me lo lasci dire, il testo di Ruccello che noi abbiamo rappresentato ha delle qualità uniche.

Quando ha avuto tra le mani, per la prima volta, il copione di "Ferdinando", quale è stato il primo elemento che l'ha affascinata?
La storia è troppo lunga per raccontargliela tutta ora; sappia che però Annibale Ruccello mi aveva sottoposto un suo lavoro del quale io non ero totalmente entusiasta. Allora lui si mise al lavoro nuovamente e mi presentò dopo un po' di tempo una sua nuova fatica, il "Ferdinando" appunto, che aveva scritto appositamente per me Ha visto di cosa si trattava!

I suoi prossimi impegni, signora Danieli?
Questo lavoro sta cogliendo tanto successo e lo porteremo ancora in giro per diverso tempo. Successivamente vorrò cimentarmi ne "La tempesta" di Shakespeare trascritta da Eduardo:

Luisa Amatucci, la cugina Gesualda di donna Clotilda (Isa Danieli, sulla scena), un personaggio cupo, apparentemente algido eppur così intenso: ci ha molto colpiti la sua interpretazione!
Grazie, sono felice di ciò. L'impegno mio e dei miei colleghi è stato massimo per poter rendere appieno giustizia alla qualità del testo.

C'è un aspetto di "Ferdinando" che l'ha ammaliata più di altri?
No, sinceramente no. Io avevo 15 anni quando lo vidi per la prima volta recitato in palcoscenico da mia zia (Isa Danieli, n.d.r.) e ne rimasi profondamente emozionata. Veramente una storia incredibile. Adesso poterne essere una degli interpreti è una gioia immensa per me.

Ed una gioia immensa per chi vi ha potuti godere. Bravi!

Pubblicato il: 23/03/2006

Torna alle notizie...