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Barloscio: il punto sulla sanità

Le rassicurazioni di Mocio-scrive Barloscio- sembrano "quasi una barzelletta, di quelle che però, per il tema trattato,  non fa certo ridere.!"

foto di copertina

"l gioco delle parti non può spingersi fino a negare l'evidenza". A parlare è il presidente del comittao Piccolomini, Giuseppina Barloscio. E il riferimento è al commento soddisfatto del sindaco Mocio sul via lbera della Regione alla copertura di 9 posti ospedalieri vacanti.

Riportiamo di seguito le considerazioni di Giuseppina Barloscio:

Come si può continuare a sperare di mantenere, per Orvieto e il suo comprensorio, dei servizi socio-sanitari dignitosi e che riescano una volta per tutte a garantire risposte diagnostiche in loco  anche e soprattutto nei casi urgenti?

Questo mi sono chiesta leggendo il commento  del Sindaco Mocio, apparso ieri sulla stampa, a corredo dell'informazione sulla autorizzazione regionale alla copertura di 9 posti vacanti all'Ospedale di Orvieto.

Il gioco delle parti non si può spingere al punto di negare l'evidenza.

C'è un forte palese e palesato disagio da parte del personale ospedaliero e da parte dell'utenza che si deve confrontare con servizi sempre più carenti e in alcune ore del giorno inesistenti!

Quelle del Sindaco sono PAROLE, quelle di Altra Città sono FATTI.

Forse è proprio chi governa che necessita di essere  meglio informato e deve "allarmarsi", non continuare a confondere la cittadinanza ( già allarmata per esperienze dirette) con notizie ad effetto, la cui concretizzazione è lontana e non risolutiva dei problemi esistenti.

Non ci viene chiarito fra quanti mesi  arriveranno fisicamente i magnifici "NOVE" e nel frattempo come si tira avanti.

Quando verrà assunto l'endoscopista, sarà certo meglio di oggi, ma comunque non si copriranno le necessità sulle 24 ore!

La politica regionale è chiaramente quella di eliminare i primariati, ma perché cominciare proprio da quelli di Orvieto!?

La gestione di un reparto come può essere adeguatamente seguita da un primario che ha già la responsabilità e l'impegno di un'altra struttura complessa distante oltre 80 Km ? ( leggi Ospedale di Terni).

Il cosiddetto "tentativo" di indebolimento è cominciato nel 1998, quando la ASL di Orvieto è stata "soppressa"e incorporata in quella di Terni; se avevamo una pur flebile voce, da allora ci è stata definitivamente tolta.

La situazione attuale lo dimostra, ma non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Per finire una preghiera al Sindaco Mocio e alla sua giunta:" Per piacere non parlate più di Consiglio comunale dedicato agli anziani e alle tematiche socio-assistenziali, finché non siete in grado di dircene la data.

Sembra quasi una barzelletta, di quelle che però, per il tema trattato,  non fa certo ridere.!"

 

Pubblicato il: 20/03/2006

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