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È possibile destinare il 5% dell'Irpef dell'anno 2005 a sostegno delle attività sociali del Comune di residenza

Non sono tasse aggiuntive. Lo prevede spermintalmente la fananziaria, a spstegno delle attività sociali. Vale per tutti i comuni

È possibile destinare il 5% dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dell'anno 2005 a sostegno delle attività sociali del Comune di residenza. Lo prevede in via sperimentale la Legge Finanziaria 2006.

L'Amministrazione comunale fa presente ai contribuenti che la legge n. 266, 23 dicembre 2005 -  Legge Finanziaria per il 2006, all'articolo 1, comma 337, lettera d) prevede, tra le altre voci di intervento, la destinazione in base alla scelta del contribuente di una quota pari al 5% dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dell'anno 2005 finalizzata a sostenere le attività sociali del Comune di residenza.

Quella del 5% - fa sapere l'assessorato alle politiche sociali - è una novità introdotta sperimentalmente dalla legge finanziaria 2006, non è sostitutiva dell'8%, ma rappresenta una ulteriore scelta che, in fase di compilazione della propria denuncia dei redditi, il cittadino può fare per sostenere le attività sociali dei Comuni.

I cittadini potranno così effettuare la loro scelta o sul modello integrativo cud 2006, o sul modello 730/1 bis, o sul modello unico redditi sulle persone fisiche firmando il riquadro che corrisponde a questa finalità.

NON SI TRATTA DI TASSE AGGIUNTIVE - precisa ancora l'assessorato - ma di una quota (pari appunto al 5% dell'IRPEF) ricavata dal versamento che, comunque, il contribuente deve allo Stato.

"Le difficoltà economiche-finanziarie in cui versano le amministrazioni comunali, dovute al taglio del 50% del fondo nazionale politiche sociali sia per l'anno 2005 che per il 2006 - afferma l'assessore, Maria Cecilia Stopponi - potrebbero comportare la possibile riduzione dei servizi sociali destinati soprattutto alle persone e alle famiglie che già si trovano in situazioni di disagio sociale ed economico. Con questa norma è possibile  destinare direttamente tale quota al mantenimento di importanti servizi sociali attivati dalle Amministrazioni Comunali. L'Amministrazione comunale invita, pertanto, i cittadini contribuenti, i patronati, i CAF, gli studi professionali commerciali, le organizzazioni sindacali a voler aderire a tale proposta e ad adoperarsi in questa direzione. E' solo con l'impegno di ognuno di noi che si può raggiungere un importante risultato".

 

 

 

Pubblicato il: 19/03/2006

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