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Giocattoli pericolosi, maxi sequestro della Guardia di finanza di Orvieto

Stavano per finire nelle mani di bambini, esponendoli a sicuri rischi

foto di copertina

ORVIETO - Giocattoli pericolosi, maxi sequestro della Guardia di finanza di Orvieto. Stavano per finire nelle mani di bambini, esponendoli a sicuri rischi, i circa 100 giocattoli pericolosi riportanti la marcatura ''Ce'' contraffatta, messi sotto sequestro dalle fiamme gialle di Orvieto, nell'operazione che portato, anche, alla denuncia a piede libero di due venditori ambulanti, napoletani, ed un importatore, anche lui di origini partenopee.  

 

La "truffa" è stata scoperta a seguito dell'intensificazione dei servizi di controllo del territorio, volti a contrastare la disposta dal comandante provinciale della guardia di finanza di Terni.  I due venditori ambulanti, nei giorni scorsi, erano stati sorpresi ad esporre la propria mercanzia nei pressi dello svincolo autostradale orvietano. Da un primo controllo della merce esposta e di quella custodita all'interno di un furgone, è stato accertato che si trattava di un ingente numero di giocattoli riproducenti autovetture ed elicotteri radiocomandati e 'minimoto' funzionanti a motore a scoppio.  I giocattoli erano tutti apparentemente a norma perchè riportanti il marchio 'Ce' come previsto dalle disposizioni in vigore.  

 

Le fiamme gialle della tenenza orvietana hanno accertato, invece, che, in maniera molto scaltra, al fine di eludere i controlli, l'importatore dei giocattoli, aveva escogitato un sistema truffaldino che solo un'attenta analisi poteva smascherare. Le certificazioni venivano rilasciate, infatti, soltanto in lingua inglese, da una società asiatica il cui acronimo risulta essere identico a quello di una società con sede nel Regno Unito, realmente designata dagli stati membri quale organismo autorizzato al rilascio dei certificati.  A balzare agli occhi della finanza era stata l'incongruenza dei marchi riportati sulle confezioni, come ad esempio l'apposizione della dicitura per esteso non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi ed il logo di divieto ai bambini da 0 a 5 anni o, peggio, da 0 a 14 anni che è un limite d'età non previsto nella tipologia merceologica dei giocattoli.  Le modalità e le tecniche adottate, di sicuro innovative nel settore della commercializzazione di giocattoli pericolosi, sono al vaglio degli inquirenti per accertare se ci sia una più ampia e capillare organizzazione che utilizza gli stessi metodi, sia in ambito nazionale che europeo.

Pubblicato il: 16/03/2006

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