Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Altra città: "Il nostro ospedale continua a subire scelte di forte depotenziamento e ridimensionamento"

L'associazione ieri mattina ha presentato la sua Newsletter Speciale sull'ospedale di Orvieto. Accuse verso la direzione generare della ASL

foto di copertina

"Il nostro ospedale continua a subire scelte di forte ridimensionamento e depotenziamento, frutto di una politica il cui ispiratore e responsabile è senz'altro l'attuale direttore generale". L'Associazione "Altra Città", che ieri mattina ha presentato la sua Newsletter Speciale sull'ospedale di Orvieto,  rilancia le accuse verso la direzione generare della ASL, già pesantemente criticata nei mesi scorsi dal sindacato CGIl, rea di compromettere l'efficienza e l'affidabilità della struttura ospedaliera.
"Mancanza di obiettivi chiari - sottolineano Scopetti e Conticelli - che favorisce la  campagna acquisti di medici ed infermieri attuata dalla ASL di Viterbo" con la conseguenza di aggravare la carenza di personale e portare l'Ospedale di Orvieto vicino al collasso.
Una politica di depotenziamento a tutto vantaggio di strutture ospedaliere più piccole di quella orvietana, come dimostra la prossima apertura del reparto di geriatria, chiuso ad Orvieto, all'interno dell'Ospedale di Acquapendente.
La presenza alla conferenza stampa di stamattina dei rappresentanti dell'Associazione Piccolomini Febei e del Tribunale per i Diritti del Malato fa capire come la tensione su questi argomenti, in assenza di risposte precise, rimanga molto alta.

Segue la newsletter.

PIANETA SANITA'

SPECIALE OSPEDALE SANTA MARIA (DELLA STELLA)

Nel maggio 2005 diffondemmo una nostra NEWSLETTER che intendeva allertare le Istituzioni sulla criticità del sistema sanitario umbro per evidenti difficoltà finanziarie e, soprattutto, sulla progressiva marginalizzazione dei servizi sanitari all'interno del comprensorio Orvietano.

Evidenziammo i problemi politici connessi alla soppressione della nostra USL ed al mancato riconoscimento del ruolo del Distretto Sanitario Territoriale, come pure denunciammo l'affanno in cui versava il nostro Ospedale.

Richiamammo l'attenzione di tutti sulla mancanza dei requisiti di emergenza-urgenza di quest'ultimo, pur previsti nel piano sanitario regionale, con il rischio quindi di essere declassificati ad Ospedale di Comunità.

Oggi in realtà registriamo una forte mobilità passiva anche per attività comuni, non afferenti l'alta specializzazione, a dimostrazione della scarsa efficienza ed affidabilità della nostra struttura ospedaliera.

Come può la Regione disattendere se stessa, prevedendo parametri di riferimento per il nostro Ospedale e poi non rendendo disponibili le risorse necessarie per la sua attuazione?

Si badi bene, si tratta di risorse umane - medici ed infermieri - e non di apparecchiature e strumenti sofisticati, come proposto da alcuni esponenti della opposizione locale, che avrebbero risolto i problemi della sanità orvietana impegnando la Fondazione CRO ad un programma quinquennale di investimenti in tal senso.

Medici ed infermieri che pure sono sufficienti in reparti di altre strutture ospedaliere della Provincia di Terni, ma che non vengono sostituiti o addirittura se ne vanno da Orvieto, per "motivi familiari" o perché travolti dalla risoluta campagna acquisti in atto da parte della ASL di Viterbo (che si coroni finalmente, almeno dal punto di vista sanitario, il sogno della Nuova Tuscia?).

Il flusso di "clienti" dal Viterbese verso l'H di Orvieto oramai ha invertito direzione e la demolizione in atto di reparti che ancora funzionavano (vedi gastroenterologia ed urologia, ecc.) o i ritardi nelle sostituzioni (da oltre 1 anno manca un medico al pronto soccorso) provocherà ulteriori perdite.

La vera emorragia sarà però determinata dall'attuazione del nuovo modello organizzativo, entrato in funzione dal I di marzo u.s., che sembra voler portare a compimento il triste disegno di pesante ridimensionamento del nostro Ospedale, mentre stanno per iniziare i lavori di costruzione dell'Ospedale unico di Todi-Marsciano e sono in avanzata fase di progettazione quelli per l'Ospedale unico di Narni-Amelia.

Di chi è la colpa di tutto questo?

Sicuramente del Direttor Generale, che tra breve dovrà essere sostituito o confermato: allora forse capiremo se c'è un mandante responsabile dell'affossamento della sanità orvietana.

... Sempreché nel frattempo non si provveda ad assumere medici ed infermieri ed a stabilizzare il personale precario: è o non è tempo di elezioni?

Orvieto, maggio 2005
Il presidente Andrea Scopetti

 

Pubblicato il: 15/03/2006

Torna alle notizie...