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Turreni:"Non aumentare i canoni di sfruttamento per l'acqua del Tione"

In risposta ad un articolo pubblicato ieri sul Messaggero, in relazione ai vantaggi dell'Acqua Panna che pagherebbe una tassa "irrisoria" alla Regione

In risposta ad un articolo pubblicato ieri sul Messaggero in relazione ai vantaggi dell'Acqua Panna che pagherebbe una tassa "irrisoria" alla Regione per lo sfruttamento delle acque creando peraltro svantaggi al sistema idrico del Comune di Orvieto, Guido Turreni (Fi) chiarisce alcuni aspetti della vicenda e più nello specifico la posizione, a rigurdo, di Fi.

Ecco la nota dell'azzurro, Turreni:

 

"In merito allo sfruttamento dell'Acqua Tione, la proposta di Forza Italia è quella di non aumentare assolutamente i canoni di sfruttamento delle acque a fini industriali - che Tione come Sangemini pagano alla Regione - poichè essi sono i più alti d'Italia (0,51 euro a metro cubo di acqua utilizzata e 50 euro per ettaro di superficie).

Si deve invece lavorare nella direzione esattamente opposta, ovvero verso una diminuzione delle tariffe di concessione, per evitare che l'azienda si sobbarchi costi che rischiano di renderla non più competitiva sul mercato, con tutto quel che ne consegue in termini di mantenimento dei livelli occupazionali e del futuro dell'economia orvietana.

Forza Italia, invece, farà del tutto affinché la Regione Umbria (modificando la Legge regionale n.38 del 2001 che regola questi meccanismi) destini quanto pagato dall'acqua Tione al Comune di Orvieto.

Il gruppo consiliare in Regione si è già attivato per evitare che si concretizzi la proposta di inasprire ulteriormente le tariffe, mentre proporrò al coordinamento comunale e al consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Orvieto di presentare un ordine del giorno che spinga l'Amministrazione comunale a chiedere alla stessa Regione di modificare la legge".

 

Pubblicato il: 14/03/2006

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