Caccia al parcheggio, sulla Rupe impazza la guerra tra residenti e non

ORVIETO - Caccia al parcheggio, sulla Rupe impazza la guerra tra residenti e non. Nella penuria di posti auto a disposizione e nella confusione tra posti riservati, liberi e a pagamento, a vincere è la sosta selvaggia. Ed è così che non tardano ad arrivare le proteste, da una parte degli automobilisti in affanno nello slalom tra i posti che non possono occupare e quelli già occupati e, dall'altra, dei residenti che si vedono strappare posti auto da chi non ha trovato di meglio e confida nei pochi controlli a cui sono ridotti i vigili urbani per carenza di personale. Più critiche di altre, le zone vicine a ristoranti e pizzerie. "Vorrei sapere - si lamenta una residente di via Pedota - perché avendo il posto per il parcheggio devo arrabbiarmi tutte le volte che torno a casa, perchè i posti dei residenti sono occupati da chi partecipa a riunioni politiche o semplicemente, pur abitando ad Orvieto, va a mangiare una pizza in macchina, o vi lavora all'interno o in altri ristoranti circostanti?". "Ho telefonato ai vigili urbani, ma guarda caso, non potevano venire - dice una una ragazza che porta l'esempio di venerdì pomeriggio - perché erano in carenza di personale ed impegnati a far uscire i bambini dalle scuole. Sono già 3 volte che ottengo la stessa risposta!".
Stessa situazione nel tardo pomeriggio quando in zona, alla fine, sempre venerdì sono intervenuti i carabinieri che, dice ancora "ci hanno aiutato a liberare un po' il parcheggio. Sono davvero esausta e con me tutti i residenti in questa zona". Nello stress da parcheggio c'è anche chi si chiede, come quest'altra ragazza, "in base a quale criterio siano stati assegnati in piazza Cimicchi dei posti riservati per le vetture private degli impiegati del tribunale, considerando che il codice della strada non contempla, tra coloro che possono usufruire di posti riservati, la categoria degli impiegati, ma concede al sindaco la facoltà di istituire posti riservati solo a certe categorie ben definite (polizia, mezzi sanitari, invalidi). È chiaro che, quanto fatto per gli impiegati del tribunale, alla stessa maniera andrebbe fatto per tutti gli altri lavoratori".