L'Albornoz si sveglia e indossa una cravatta di pace

di Redazione
Una telefonata sul cellulare quando non erano ancora le 7:30: dall'altra parte una voce amica: "L'hanno fatto". E rispondo "Che cosa?". Una risposta strana, insonnolita. Tutte le mattine, ormai da prima dello scoppio di questa guerra, mi dicevo e ci dicevamo con alcuni: "Quanto sarebbe bello far scendere la bandiera della pace dalla rocca dell'Albornoz". Ma poi uno pensa che è complicato. Però, ogni mattina, uno allungava la strada e per finire a Sferracavallo si passava per lo Scalo e si puntava l'occhio a sinistra, verso la rocca, sperando che qualche "folle malato di pace" stendesse i colori dell'iride sul bel colore del tufo. Ma questa mattina è stata una sorpresa. Un po' come, nelle notti d'inverno e quando eravamo bambini, si andava a letto con le stelle nel cielo e la mattina ci si svegliava con la neve sui prati. Ecco, quella bandiera è stata una nevicata di pace, un piccolo segno di una grande città. Una bandiera attaccata, con tutta la città intorno e senza alcun tipo di strumentalizzazione. Solo e semplicemente una bandiera di pace e per la pace.