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Preoccupazione di Altra Città per le condizioni della Sanità nell'Orvietano

Altra Città disegna un quadro sconfortante della nostra sanità

foto di copertina

Preoccupazione di Altra Città per le condizioni della Sanità nell'Orvietano.
Con una interpellanza indirizzata al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale Maurizio Conticelli e Fabrizio Cortoni chiedono di sapere "se l'Amministrazione comunale condivide le nostre preoccupazioni e quali iniziative intenda adottare".
I consiglieri presentano un quadro desolante della situazione dell'Ospedale a pochi giorni dall'inizio dell'attuazione della nuova organizzazione su cui dovrebbe essere costruito il modello di assistenza dell'Orvietano.

OGGETTO: Nuovo modello organizzativo dell'Ospedale di Orvieto - INTERPELLANZA.

Il I di marzo 2006 avrebbe dovuto segnare una data significativa per l'Ospedale di Orvieto a seguito dell'attuazione del nuovo modello organizzativo, caratterizzato dall'attivazione della guardia internistica h 24.

Tale servizio, secondo i vertici della ASL, avrebbe dovuto garantire una consulenza specialistica nell'arco dell'intera giornata, secondo i requisiti previsti dal Piano Sanitario Regionale per gli Ospedali di emergenza-urgenza.

Nel frattempo, dopo aver assistito all'inaccettabile ridimensionamento di Ostetricia e mentre prosegue la "campagna acquisti" da parte della ASL di Viterbo, ha presentato le sue dimissioni "per motivi familiari" il consulente di gastroenterologia (consulente e non primario, né direttore di unità operativa, come erroneamente riportato da alcuni organi di informazione), provocando un evidente disagio all'utenza ed ai servizi di emergenza della struttura sanitaria.

Tali disagi sono inoltre accresciuti dalla mancata sostituzione del direttore di nefrologia e del pneumologo, mentre si annunciano altre partenze di medici evidentemente sfiduciati dal pessimo clima che si respira ad Orvieto.

La situazione del personale infermieristico presenta anch'essa profonde carenze, al punto da dover ristrutturare reparti secondo formule quantomeno originali.

In tali condizioni non comprendiamo come possa decollare il nuovo modello organizzativo e, soprattutto, in quali condizioni di sicurezza per gli operatori e gli utenti ciò possa avvenire.

Così come è nostro dovere non creare eccessivi allarmismi e collaborare, anche da posizioni di minoranza, al raggiungimento del bene comune, sarebbe parimenti irresponsabile tacere sulla pelle di medici, infermieri e cittadini.

Per tali motivi chiediamo:
-          di compiere una tempestiva verifica sull'attuazione del nuovo modello organizzativo;
-          di verificare in particolare se corrisponde al vero, come affermato dai responsabili della riorganizzazione, che sarà garantita una consulenza specialistica immediata h 24;
-          di conoscere se l'attuazione del servizio di guardia medica h 24 determinerà riflessi negativi e disagi agli utenti per le normali prestazioni ambulatoriali.

Chiediamo in merito se l'Amministrazione comunale condivide le nostre preoccupazioni e quali iniziative intenda adottare.

 

Pubblicato il: 10/03/2006

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