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Samuel Beckett, premio Nobel. Al Mancinelli nel centenario della nascita

Domenica 12 marzo alle ore 17 con lo spettacolo "Aspettando Godot"

di Giuseppe Baiocco

Nel centenario della nascita di Samuel Beckett, premio Nobel per la letteratura del 1969, molti tornano a rimembrare lo straordinario linguaggio del drammaturgo irlandese. Laureatosi con una tesi su Proust, amico di Joyce, si stabilì a Parigi fino alla morte, che lo raggiunse nel 1989. Ricercato dalla Gestapo, alla fine del conflitto mondiale prese a scrivere nella lingua acquisita. Questo particolare fu decisivo per la sua forma espressiva asciutta, senza fronzoli, in antitesi con il "bello stile". Jean Anouilleh difese la prima rappresentazione, avvenuta nel 1953 con la regia di Roger Blin, definendo il testo: "I Pensieri di Pascal (un filosofo) recitati dai Fratellini (una famiglia di notissimi clowns)".
Il cartellone di prosa "Narrazioni senza tempo" dà appuntamento a domenica 12 marzo alle ore 17 con lo spettacolo "Aspettando Godot"che debutterà in prima nazionale al Teatro Mancinelli di Orvieto.
È messo in scena dalla Compagnia Donati & Olesen, i cui spettacoli per ragazzi e non, continuano a girare sia in Italia che all'estero.  Inoltre hanno ideato, realizzato e partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche in Italia e Germania.
In questo spettacolo, lo stile comico della compagnia si incontra e si confronta con la rarefatta ironia del teatro di Beckett. I personaggi di questo inedito Aspettando Godot sono strane creature perdenti, quasi dei border-line che vivono ai margini di una società sconosciuta, aspettando e sognando un futuro migliore che non arriva mai.
Due vagabondi, Estràgone e Vladimiro, si trovano sotto un albero in una strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato loro appuntamento. I due non sanno neanche esattamente chi sia, Godot, ma credono che quando arriverà li porterà a casa sua, darà loro qualcosa di caldo da mangiare e li farà dormire all'asciutto. Questo Godot, però, non arriverà mai. Secondo alcune interpretazioni Godot poteva significare Dio, la Rivelazione, oppure la Morte o ancora la Speranza. Comunque una tragicommedia costruita intorno alla condizione dell'attesa.
Per riservare i posti in teatro e per acquistare biglietti ci si può rivolgere direttamente al Teatro Mancinelli (tel. 0763/340493) negli orari di apertura del botteghino (10-13/16-18). Altre informazioni all'indirizzo www.teatromancinelli.it

La Nuova produzione della Compagnia Donati & Olesen
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
traduzione: Carlo Fruttero
adattamento e regia: Giorgio Donati, Jacob Olesen e Ted Keijser
con  Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Keijser, Jaon Gunn e Giovanni Olesen
Scenografia:  Laura De Josselin De Jong
Costumi : Dorien De Jonge
Luci : Carlo Oriani Ambrosini


 

Pubblicato il: 10/03/2006

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