Moto Guzzi Breva. E l'aquila tornò a volare.
Moto Guzzi Breva 750 I.E. è il primo vero nuovo modello della gestione Aprilia in Moto Guzzi. 7600 euro. Per una vera moto, un modello che lega tradizione Guzzi ad innovazione Aprilia
Sport
di Giuliano Santelli
Breva è il vento che segna il bello sul lago di Como. La Moto Guzzi, rilevata dall'Aprilia, ha già compiuto un miracolo mantenendo lo stabilimento a Mandello Lario. Uno stabilimento che fa della tradizione e del passato il suo simbolo, ma che, grazie a Ivano Beggio, patron dell'Aprilia, è decisamente proiettato nel futuro. Moto Guzzi Breva 750 I.E. è il primo vero nuovo modello della gestione Aprilia in Moto Guzzi. 7600euro. Per una vera moto, un modello che lega tradizione Guzzi ad innovazione Aprilia, e la sensazione appena si vede la moto, anche esteticamente, è davvero una bella sensazione. La concessionaria di Enrico Fiorenzi, gentilissimo e professionale come sempre, ci ha messo a disposizione una splendida Breva grigia con la sella rosso granata, evidenzio così la mia fede calcistica, una moto alla prima impressione, sicura, divertente e fruibile anche dai "bassotti" come me. Gli aspetti tecnici riprendono quelli della Nevada, anche se il telaio, ma soprattutto il sistema di alimentazione ora dotato di iniezione elettronica Weber Marelli, novità assoluta, rende più fluida e fruibile la potenza sia ai bassi che agli alti regimi. Sono state apportate modifiche anche all'albero a camme e alla scatola del filtro. Per me, vecchio Guzzista, ho ancora una vecchia 750 quattro valvole, salire su questa nuova Guzzi è scoprire un nuovo pianeta.
46 cavalli, 6.600 giri, una facilità di guida e di assetto sorprendenti, un cambio completamento modificato e privo del "clack" classico tra una marcia e l'altra, la frizione è decisamente più mordida, e l'altezza della moto permette di tenere i piedi bene a terra, così che i 182 kg. di peso della moto si sentono relativamente. La frenata è assicurata dall'ormai consolidato sistema di frenata integrale e dallo, anche esteticamente splendido, freno a disco Brembo da 320mm. con pinza a 4 pistoncini.
Metto in moto, il motore bicilindrico a V è soffocato dall'impianto di scarico davvero bello, si avverte subito l'assenza di vibrazioni, vecchio difetto eliminato, inserisco la prima e parto. Salgo verso Buonviaggio, seconda, terza, quarta, fluidità e potenza si miscelano in un ottimo mix, la trasmissione cardanica non ha più gli strappi fastidiosi di un tempo. All'altezza del Girarrosto del Buongustaio esagerò un po' nel gas in uscita dalla curva, ma la moto permette correzione senza ansie. Sulla dritta della Mora fino all'altezza del Ritrovo del Cacciatore, bivio Sugano trovo la strada libera, do gas fino alla quinta, bella impressione di progressione, rumore di scarico pieno, davvero una bella sensazione. Arrivo in un attimo al bivio per Bolsena, giro a destra e mi diverto davvero nelle sequenza di curve che scendono fino al bivio e poi al lago. La moto è proprio guidabile, tocco un paio di volte con il cavalletto laterale, ma anche qui la correzione di curva è precisa e priva di panico. Arrivo sul lungo lago, parcheggio tra le molte moto giapponesi, c'è curiosità intorno alla mia aquila, le domande si susseguono, una giovane ragazza, proprietaria di una Suzuki 650 V, mi chiede informazioni, di slancio mi verrebbe voglia di fargli provare la Breva, ma ligio alle disposizioni di Fiorenzi la rimando dal concessionario per una prova autorizzata. Osservo con curiosità ed ascolto i commenti, molti cominciano a rendersi conto che moto è bello anche se non giapponese. Risalgo in moto in relax rifaccio il tragitto verso casa per la strada del Chiaracione di Bagnoreggio, arrivo al bivio di Lubriano e giro per Porano, in qule rettilineo tocco i 160 all'ora, nessuna oscillazione, il cupolino convoglia l'aria sopra il casco, ben fatto anche questo particolare, arrivo a casa per la strada bianca, le sospensioni sono ottime anche sulla breccia. Mi fermo, scendo, metto la moto sul cavalletto laterale, guardo la Breva, sembra schiacciarmi l'occhio, come dire quando ripartiamo?
Domenica mattina, 10,45 appuntamento al bar Pontremoli, compagni di viaggio Tonino su Suzuki 650V, Stefano, Ducati ST2, Alvaro su TDM Yamaha, Francesco su Honda Hornet 900. Curiosità e qualche battuttina sulla Breva, sicuri di una superiorità a tutto campo. Partiamo verso S.Casciano dei Bagni, da Allerona Scalo a Allerona paese parte in fuga Tonino, riesco a stargli dietro, ho bisogno prima di "tirare" di prendere ben confidenza con la mia Guzzi. Senza grandi numeri riesco stargli a tiro, gli altri studiano dietro i comportamenti del mezzo e del "pilota". Passiamo Allerona paese, Tonino riparte, la Suzukina ha assetto, elasticità e potenza del motore davvero buona, resto dietro di lui, ma come logico sul dritto, Francesco e la sua Hornet mi passa in velocità. Recupero appena entro in simbiosi con il mezzo, la moto piega e riprende con grande elasticità, qualche piccola "scodata" in scalata data dal cardano, ma il peso "leggero" e l'ottimo telaio mi convincono a spingere di più, sulle curve a sinistra il cavalletto tocca a terra, il rombo in ripresa ed in scalata è davvero esaltante, provo il limite su un paio di curve, tutte bene, le correzzioni sono permesse senza "patemi". Aperitivo a S.Casciano, ripartiamo, Palazzone, per arrivare a Fabro Scalo sopportiamo 5 chilometri di strada bianca, sospensioni ottime. Arriva la parte più divertente, Fabro Scalo Ficulle, parto in fuga, dietro mi segue Francesco con la Hornet, mi sento sicuro, accellero e piego con sicurezza e convinzione, tiro le marce, terza e quarta "spettacolari, curve e controcurva, sfioro l'asfalto, la moto la sento "sotto" equilibrata, fluida nell'erogazione di potenza, una "goduria". Arriviamo al bar dei Motociclisti di Ficulle, scalo le marce, resto in con la quinta innestata, il bulloncino della leva del cambio non c'è più, nessun problema. incredibile, riparto in quinta prendiamo la strada di Bagni, con solo la marcia più alta riesco tranquillamente ad arrivare fino a casa, l'elasticità del motore e dell'erogazione permette anche questo. Ci salutiamo, l'occhiata di "superficialità" è messa da parte, alla prossima.Signori una gran bella moto, provare per credere, da lunedì vi aspetta dalla Concessionaria di Enrico Fiorenzi, andate a provarla, vi divertirete.
Pubblicato il: 31/03/2003