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Fotografia: "Mostre Orvieto 2006"

Opere di Patrizia Savarese, Gianni Bellesia, Alfredo Ramos Fernandez, Michael Hall, Liborio Noval,  Marco Onofri. Da domenica 5 marzo al Palazzo dei Sette di Orvieto.  Le mostre saranno visitabili tutti i giorni fino al 25 marzo

Come è tradizione di "Orvieto Fotografia", la grande convention internazionale di fotografi che si terrà ad Orvieto dal 17 al 20 marzo, ci sarà una piacevole e prestigiosa anticipazione.

Si tratta delle mostre fotografiche che saranno inaugurate domenica 5 marzo alle 11,00, al Palazzo dei Sette, e che saranno aperte al pubblico fino al 25 marzo.  In mostra i lavori di Patrizia Savarese, Gianni Bellesia, Alfredo Ramos Fernandez, Michael Hall, Libario Noval,  Marco Onofri.

PATRIZIA SAVARESE

Presenterà "BAGNI DI LUCE"; Corpi leggeri, volti rarefatti, forme espanse, eleganti e giocose. Occhi profondi, come profonda e pulita è l'acqua che li accoglie. I gesti appaiono naturali e prendono subito un ritmo incalzante. L'atto del guardare ritrova il proprio contesto, si fa pian piano interrogativo, consapevole, attento, presente. E così si crea lo spazio delle apparenze, delle allusioni, delle emozioni. "Con questa nuova prova fotografica, l'autrice compie il definitivo salto verso lo sviluppo armonico della continuità. L'ennesima sfida alla rappresentazione della trasparenza sembra compiuta. Non c'è vittoria perché non c'è battaglia, ma c'è passione perché insieme all'acqua raccontata c'è la vita" (Denis Curti - ex direttore della Fondazione Italiana della Fotografia e critico).

Patrizia Savarese è nata a Roma, frequenta la facoltà di Architettura negli anni '70 e si diploma in "Architettura d'Interni" e successivamente in "Fotografia". Inizia a lavorare come fotografa nello show-businnes al seguito delle più famose stars internazionali del Rock, seguendo concerti e tournée in Italia. Si afferma come una delle migliori fotografe-rock, negli anni '80 inizia a lavorare anche nella moda ed in pubblicità, in seguito ad un lavoro di ricerca fotografica in bianco e nero sul nudo. E' in particolare apprezzata come una delle primissime fotografe italiane ad occuparsi del nudo maschile. Oggi Patrizia Savarese è considerata una delle fotografe più personali nel mondo della fotografia italiana, vincitrice di due recenti premi alla carriera (di cui uno a Benevento nel "Memorial Mario Giacomelli" insieme a Oliviero Toscani).

Negli ultimi anni un'importante ricerca intorno all'acqua le è stata commissionata da Teuco per gli ormai noti calendari aziendali, le cui immagini oniriche e raffinate sono apparse sulle maggiori testate giornalistiche italiane. 

GIANNI BELLESIA

È il fotografo  che ha realizzato il progetto dell'azienda Gonzagarredi, progetto che è esempio di un utilizzo della fotografia nella promozione della propria immagine aziendale in modo non didascalico, ricevendo così il premio Orvieto Fotografia. 

Da oltre 15 anni realizza periodicamente calendari fotografici a scopo umanitario. Anche grazie alla sua amicizia con alcuni personaggi del mondo dello spettacolo come Mike Bongiorno e Jerri Scotti. A partire dal calendario 2002 dell'importante azienda mantovana, questa è affiancata in modo fattivo e consistente al progetto annuale del fotografo; l'azienda, infatti, ha sposato la causa umanitaria delle pubblicazioni di Bellesia. In tal modo il fotografo ha potuto allargare le sue possibilità creative coinvolgendo nei progetti personaggi ed associazioni conosciute anche a livello nazionale. Il primo dei calendari nati dalla collaborazione con Gonzagarredi è stato quello del 2002, "Ed è ancora amore", dove erano ritratte dodici coppie di sposi ultra settantenni riprese in giro per l'Italia (testimonial d'eccezione in copertina furono Raimondo Vianello e Sandra Mondani). Lo stesso calendario fu donato personalmente dal fotografo al Santo Padre Giovanni Paolo II ed i ricavi dalla distribuzione dei calendari sono andati delle attività dei missionari italiani in Amazzonia. Il calendario 2003 era dedicato al dimenticato popolo Saharawi, con un reportage realizzato per l'associazione Onlus Rock no War.

Il calendario 2004 riguardava un lavoro fotografico che Gianni Bellesia ha realizzato presso i reparti di pediatria di diversi ospedali italiani dove operano i volontari dell'associazione ABIO che si occupa dell'assistenza ai bambini ed ai genitori durante il soggiorno dei loro figli presso gli istituti di cura. Il ricavato della distribuzione dei calendari è andato all'associazione stessa che ha provveduto all'acquisto di giochi e strutture per arricchire le zone gioco dei vari reparti ospedalieri. Il calendario 2005 è un inno alla vita, si intitola "Maternità"  e ritrae future mamme in avanzato stato di gravidanza con immagini colte in vari paesi del mondo. Il ricavato è andato all'associazione "SOS maternità" di don Oreste Benzi per l'assistenza alle mamme in difficoltà. Per il 2006, il progetto è intitolato "Mani, per donare una carezza  a Kamila". Kamila è una bambina di 4 anni affetta da gravissime complicazioni congenite che vive in una favela di Aracaju, nel nord est del Brasile. Bellesia l'ha conosciuta durante un viaggio umanitario. Il calendario che raccoglie dodici foto di mani che accarezzano, lavorano, pregano, giocano, vuole proprio essere una "carezza" per questa bambina che per sua sfortuna non potrà mai accarezzare. Il ricavato servirà a finanziare i vari interventi sanitari necessari per la sopravvivenza di Kamila.

 

ALFREDO RAMOS FERNANDEZ

Alfredo Ramos Fernandez, fotografo cubano autodidatta nato a Cuba nel 1964, ha avuto precedenti esperienze come aiuto regista teatrale e direttore della fotografia. Dal 1998 si dedica a tempo pieno alla fotografia d'arte prediligendo il bianco e nero. Ha all'attivo numerose mostre sia in campo nazionale che internazionale. Fototeca di Cuba, Jacob Karpio Gallery di Chicago, Galleria 106 di Austin (Texas), Fiera d'Arte contemporanea di Madrid.

MICHAEL HALL,

Michael Hall, fotografo australiano professionista da quindici anni, ha lavorato in quattro diversi continenti.  Attualmente risiede a Sydney e tra i suoi lavori più recenti ci sono campagne pubblicitarie per Shangri La, Allianz e Canon. La maggior parte del suo lavoro è orientato verso il ritratto ambientato. Sono numerose, inoltre, le esperienze come fotografo Editoriale e  Pubblicitario.

Nel 2004 è stato insignito del premio Canon-Nuova Zelanda per la fotografia d'architettura.

LIBORIO NOVAL

Liborio Noval, nato a Cuba nel 1934, ha seguito per oltre quaranta anni la storia cubana, iniziando come fotografo commerciale per poi diventare fotoreporter e collaboratore di vari giornali cubani. Nel 1965 partecipa alla fondazione del giornale "Granma", il giornale più importante di Cuba, in cui lavora fino al 2002. Ha viaggiato molto seguendo la dirigenza politica del paese e producendo immagini "ufficiali" del governo cubano. E', tra le altre attività fotografiche, il fotografo personale di Fidel Castro. La sua intensa produzione fotografica gli ha consentito di ottenere 35 premi o menzioni in concorsi nazionali ed internazionali.

MARCO ONOFRI

Marco Onofri vive a Cesena da quando è nato, nel 1973.  A ventiquattro anni, spinto da  una passione innata, inizia da autodidatta a fare fotografie.  Dopo nove anni da progettista meccanico, nel 2002 apre il suo  primo studio/negozio da fotografo, dedicandosi soprattutto a  still life e ritratto e, nel tempo libero, al reportage.  Comincia a lavorare per aziende importanti, con campagne  pubblicitarie, cataloghi e pubblicazioni su riviste. Durante la  settimana fotografo pubblicitario, nel weekend matrimoni.  Insieme ad un amico web designer, nel 2004 apre un secondo  studio molto più spazioso, dove si occupa esclusivamente di  fotografia pubblicitaria, moda e still life, settori che lo impegnano maggiormente.  Con il sorriso e la voglia di fare, si prefigge sempre nuovi  obiettivi di crescita professionale, alla ricerca è di un  incessante perfezionamento. Il reportage rimane la vera  intramontabile passione di Marco Onofri: la foto rubata, il racconto del quotidiano, il linguaggio segreto delle cose semplici continuano a incantarlo, spingendolo a portarsi dietro la sua  macchina fotografica come una penna nel taschino dello  scrittore.

 

 

 

Pubblicato il: 04/03/2006

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