I DS umbri chiedono di non sconvolgere gli equilibri

Ai DS dell'Umbria il movomento di candidature che escluderebbe, tra l'altro, la possibilità di elezione di Loriana Stella, non va. Una delegazione è andata a Roma a chiedere alla direzione di «non alterare gli equilibri già definiti tra Ds, Margherita e Prodi».

In un documento approvato all'unanimità, e diffuso ieri sera, si afferma che la scelta di candidare alcuni rappresentanti di altre forze politiche nelle liste dell'Ulivo rappresenta «un fatto importante nel segno dell'unità, del rafforzamento dell'alleanza di centrosinistra, l'Unione, condizione inderogabile per sconfiggere Berlusconi e il suo governo». Secondo i Ds dell'Umbria «le conseguenze di una legge elettorale truffaldina imposta da una maggioranza allo sbando ha già ridimensionato pesantemente la rappresentanza dei Democratici di sinistra dell'Umbria, che indipendentemente dai consensi, si vedranno ridurre il numero dei parlamentari da otto a cinque». Per questo la direzione regionale ha chiesto di non alterare gli equilibri e di «ricercare spazi per le eventuali candidature delle altre forze politiche in altre regioni che per dimensioni e numero degli eletti possano meglio garantire un'equa distribuzione delle candidature rispettando le giuste aspirazioni delle rappresentanze territoriali». La direzione regionale ritiene «non praticabile alcuna ipotesi che preveda una rappresentanza di parlamentari umbri eletti dei Ds inferiore a quattro e l'assenza di una rappresentanza umbra dei Ds al Senato, nel rispetto dei criteri del pluralismo interno, così come riconosciuto dalla direzione regionale nella riunione del 19 febbraio scorso». La direzione regionale prende inoltre atto con soddisfazione del fatto che anche la commissione elettorale nazionale, con la quale si è incontrata questa mattina una delegazione dell'organismo umbro, ha condiviso le sue richieste e le ragioni politiche.