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Iniezione di soldi e fiducia per RpO di Barbabella

Soddisfatto il presidente degli acordi raggiunti, quietati i partiti, il clima sembra giusto per ripartire con i lavori

foto di copertina

ORVIETO - Iniezione di soldi e fiducia per Rpo.  La terapia ricostituente è quella arrivata dall'assemblea dei soci della Spa di ieri mattina.  Si sono cominciate ad intravedere in cui ampie schiarite sul proseguimento dei lavori della società, nata nel 2004 per la rifunzionalizzazione delle caserme.  
Le ragioni di ottimismo sarebbero principalmente nell'impegno che il Comune, socio unico, avrebbe formalmente assunto per la ricapitalizzazione della società entro il mese di giugno. La mancata ricapitalizzazione a settembre scorso ha bloccato per mesi i lavori della Spa ed ha rischiato di metterne a repentaglio la credibilità.  Un aspetto cruciale questo più volte rimproverato dal presidente Franco Raimondo Barbabella, anche apertamente, durante il Consiglio comunale che ha chiuso il 2005.  
I dissapori adesso sembrano alle spalle e nel nuovo clima pare ci siano i presupposti per tornare a lavorare sulle caserme. "Sono soddisfatto" è l'unica cosa che ammette il presidente al termine dell'assemblea, rinviando qualsiasi dichiarazione ufficiale all'indomani di lunedì prossimo, quando è fissato il Consiglio di amministrazione di Rpo. Di numeri non si parla e nemmeno di strumenti, almeno ufficialmente.  Quel che sarebbe certo è che il Comune avrebbe garantito la nuova linfa attesa per portare avanti i lavori.  L'accordo unanime sarebbe stato raggiunto anche sulla necessità di provvedere alla nomina dei tre o quattro "superesperti" che dovrebbero essere funzionali al compito del socio unico di dettare gli indirizzi alla società chiamata a gestire le caserme.  Le posizioni al momento sarebbero chiare e tali da non lasciare spazio a ripensamenti. E definita, dunque, sarebbe da considerare anche la questione della ricerca, affannosa in questi mesi, di un equilibrio politico tra Ds, Margherita e Sdi, che avrebbe inciso non poco sul differire delle decisioni.  Per il resto le scelte sarebbero, per grandi linee, quelle del documento già approvato dalla maggioranza. Le operazioni più imminenti dovrebbero traghettare al bando per la gara internazionale e riguarderebbero, innanzitutto, la redazione di un piano attuativo dell'intera zona interessata dal riutilizzo delle caserme, ovvero da piazza San Domenico a piazza Cahen. Mentre sulla rifunzionalizzazione si starebbe pensando inevitabilmente a rimodulare, come detto più volte, il business plan.  Soprattutto ridimensionando i progetti relativi alla parte pubblica. Il grosso, insomma, dovranno giocarlo i privati.  Un altro punto fermo è quello relativo alle modifiche di alcune destinazioni d'uso, con riferimento, in particolare, alla palazzina comando dove dovrà essere realizzato il palazzo delle istituzioni su cui il Comune punta molto per abbattere i fitti passivi e, anzi, fare cassa con quegli attivi.

Pubblicato il: 24/02/2006

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