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Luca non c'è più. Ora l'impegno è che non muoia

Il sindaco Mocio si è impegnato a sostenere il ricordo di Luca Coscioni. Domani sarà il tempo per iniziare a lavorarci... 

foto di copertina

ORVIETO - "Il messaggio che ci lasci è quello di adoperarci per ampliare la coscienza collettiva nel portare avanti le tue battaglie per i diritti". Con queste parole il sindaco della città di Orvieto, Stefano Mocio, mercoledì pomeriggio, chiudeva l'orazione funebre dal palco di piazza del Popolo dove si celebravano le esequie civili per Luca Coscioni.  Nell'esprimere il cordoglio ai familiari e a quanti lo hanno conosciuto, il primo cittadino ha ricordato "l'entusiasmo, lo slancio, la passione civile, l'impegno concreto e propositivo che, anche in questi snervanti anni di malattia non sono venuti meno, tant'è che oggi - ha detto - sei diventato un esempio importante per la tua città.  Luca, lasci una grande eredità di coraggio e di passione da guardare con grande rispetto ed ammirazione".  

"Mai come in questi frangenti, tutto ciò che viene affermato viene pure valutato, soppesato, interpretato, rivoltato e, forse, trasformato" ha premesso Mocio, che ha concluso: "come sindaco della tua città  - che è città del dialogo e della cultura della conoscenza - mi adopererò affinché Orvieto divenga il luogo dove favorire l'ascolto, il confronto e l'approfondimento dei saperi in campo scientifico e in tutti quegli aspetti che la tua vicenda umana e di impegno civile e politico ha posto all'attenzione".  

In questo senso, il sindaco, Stefano Mocio, si è impegnato a raccogliere il grande patrimonio lasciato dalla scomparsa di Luca Coscioni.  Un carico che ora dovrà ora tradursi nell'individuazione di condivise azioni che consentano la realizzazione della giusta "promessa".

Pubblicato il: 24/02/2006

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