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Operazione Cahos. Dieci rinvii a giudizio, un patteggiamento e un non luogo a procedere

Questo l'esito della maxi udienza preliminare che si è svolta ieri mattina

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ORVIETO - Dieci rinvii a giudizio, un patteggiamento e un non luogo a procedere.  Questo l'esito della maxi udienza preliminare che si è svolta ieri mattina relativa all'Operazione Cahos per la quale erano di fronte al giudice ventotto giovani orvietani.  Per gli imputati che si avvalgono dei riti alternativi il giudice ha già calendarizzato, da qui alla fine del mese di marzo, altre quattro udienze.  Mentre ha respinto due delle tre richieste di patteggiamento avanzate tutte dall'avvocato Giovanni Guariglia per G.M. di 25 anni, A.M. di 28 e D.C. di 24.  La richiesta accolta soltanto per quest'ultimo su consenso del pm ha portato il giudice a pronunciarsi per un anno e due mesi con la pena sospesa e mille e 400 euro di multa.  Mentre sono state accolte tutte le dieci richieste di rinvio a giudizio avanzate dall'accusa sulla base soprattutto delle conversazioni estrapolate dalle intercettazioni telefoniche.  Intercettazioni relative, in modo particolare, alla primavera e all'estate del 2001 in cui i ragazzi parlavano, tra le ambiguità ma anche in maniera piuttosto esplicita, del traffico degli stupefacenti.  Neve, "chicche", tra i termini più in uso per definire le sostanze usate o espressioni come "mi serve un 20" per chiedere espressamente la sostanza stupefacente per la quale a volte si sarebbe ricorsi anche a pagamenti "rateali".  Il procedimento per loro si apre il prossimo 20 aprile.  Intanto sono già fissate le udienze per la discussione dei riti alternativi.  Si comincia l'8 marzo con il rito abbreviato condizionato per M.C. di 26 anni, R.C. di 31 e M.F. di 25, tutti difesi dall'avvocato, Massimo Morcella.  Per proseguire con l'udienza del 13 marzo in cui saranno di fronte al giudice con procedimento per rito abbreviato A.B. di 29 anni, D.R. di 27, D.M. di 31, A.S. di 28 e L.R. di 24 (ammesso quest'ultimo al rito condizionato con la produzione di documenti).   Altre cinque posizioni -  quelle di S.B. di 26 anni, S.B. di 28, A.F. di 31, G.G. e D.G. entrambi di 26 - saranno prese in esame dal giudice Gianluca Forlani nell'udienza del 15 marzo.  Infine compariranno nell'udienza del 22 marzo G.M. di 25 anni e M.A. di 28, ammessi al rito abbreviato condizionato (dopo che il giudice per loro ha respinto le richieste di patteggiamento avanzate dall'avvocato Giovanni Guariglia) e F.T. di 24 anni assistita dall'avvocato Patrizia Marzola per la quale si procederà con rito abbreviato. Il maxi processo odierno fa riferimento alla grossa operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Orvieto condotta a termine nel dicembre del 2002 con l'esecuzione di 26 ordinanze cautelari. Quelle firmate dal gip erano state in realtà 28 ma  due cittadini marocchini, considerati tra i principali fornitori dei ragazzi orvietani, riuscirono a sottrarsi all'arresto. A finire in manette furono così 26 ragazzi. Tutti, allora, di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Le operazioni, condotte tra Orvieto, Fabro, Viterbo e Perugia, si avvalsero anche dell'ausilio di un elicottero e delle unità cinofile. I ragazzi attualmente alla sbarra non sono, comunque, tutti gli stessi arrestati nell'operazione.

 

Pubblicato il: 23/02/2006

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