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Il cordoglio della politica

ORVIETO - "Nella sua breve ma intensa ed impegnata esistenza ha testimoniato con forza il valore dei diritti civili che sono alla base del pensiero della grande famiglia liberale". Con tali sentimenti il premier, Silvio Berlusconi , ha espresso ieri in un telegramma il proprio cordoglio ai familiari di Luca Coscioni e ai radicali italiani. Messaggi di cordoglio sono giunti, con tono unanime e in maniera trasversale, da tutto il mondo della politica italiana. Dai presidenti di Camera e Senato ai rappresentanti più autorevoli di minoranza e maggioranza, tutti hanno voluto rendere omaggio all'impegno civile e all'alto valore della sua testimonianza che ha saputo trasformare la sofferenza in preziosa lotta. "La sua malattia non gli ha mai impedito di operare costantemente per le proprie convinzioni ed idee con grande forza di volontà e profondo impegno" ha sottolineato il presidente del Senato, Marcello Pera. Un "impegno civile e politico" che, per Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, "resta un esempio straordinario di coerenza, di determinazione e di speranza, al quale guarderemo sempre con rispetto e grande ammirazione". "Addolorato e colpito per la morte di Luca Coscioni, coraggioso testimone di uno straordinario impegno in difesa della dignità della vita e dei malati" si è detto anche il leader dell'Unione, Romano Prodi. A lui si sono uniti i segretari dei maggiori partiti del centrosinistra, da Fausto Bertinotti a Francesco Rutelli a Enrico Boselli a Piero Fassino. "Luca ha rappresentato in questi anni per tantissime persone il simbolo di una sofferenza atroce vissuta con straordinario coraggio e dignità - ha detto il segretario dei Ds -. La sua scomparsa ci lascia una grande eredità, di coraggio e di passione, in nome della quale noi continueremo a lottare per far sì che l'esistenza di tante persone come Luca sia resa meno difficile e meno dolorosa". "Un coraggioso testimone del nostro tempo" ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni che "ha messo il proprio amaro destino e il proprio dolore al servizio di una causa della quale è stato coerente protagonista". Nello stesso segno si sono rincorse le reazioni di cordoglio di Forza Italia, An, Verdi, Udeur, Udc, Nuovo Psi, Dc, Pdci. Amaro il commento di Alessandra Mussolini, leader di Alternativa sociale, sulla scomparsa del presidente dei radicali. «Il mio pensiero e quello di tutto il movimento che rappresento va alle battaglie civili condotte e alla dignità che ha saputo mantenere in tutti questi anni - ha detto -. Non posso non rilevare l'ipocrisia di chi solo un anno fa, in occasione dell'elezioni regionali, mise il veto alla presentazione delle liste a suo nome e oggi piange lacrime. Un'ultima beffa che poteva essergli risparmiata". "Con lui perdiamo un uomo coraggioso - sono state le parole del senatore umbro, Gavino Angius (Ds) - che ha saputo guardare oltre il confine della propria condizione esistenziale alla ricerca di soluzioni e di speranze per molte migliaia di persone e ha voluto lottare fattivamente nella comune battaglia per il diritto alla salute, contro ogni fondamentalismo oscurantista".

Pubblicato il: 21/02/2006

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