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Aviaria. Gli umbri possono stare tranquilli

Lo assicura l'assessore regionale Rosi. La Regione era preparata. Verrà completato il censimento regionale degli allevamenti rurali. Controllati in maniera prioritaria i laghi Trasimeno, Corbara, Piediluco nonché le oasi, le zone umide, i laghetti ed i corsi d' acqua

«Un evento atteso, che non ha trovato l' Umbria impreparata. Gli umbri possono dunque stare tranquilli, non c' è alcun pericolo per l' uomo e non bisogna lasciarsi prendere da paure infondate, ma occorre usare i normali accorgimenti igienici che fanno parte del nostro vivere quotidiano». Così l' assessore alla sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, torna a commentare il ritrovamento del germano risultato poi positivo al virus dell' H5N1. «Regione Umbria, strutture delle asl, servizi veterinari ed Istituto zooprofilattico hanno attivato - prosegue l' assessore - tutte le procedure previste dalle direttive sull' influenza aviaria in caso di presenza di un animale infetto. Sin dal ritrovamento dell' animale sono stati messi in atto gli accorgimenti necessari ad isolare la zona ed evitare qualsiasi contatto». Dall' assessore anche l' invito a «continuare a consumare carni bianche e polli che, oltre che far parte di una corretta alimentazione, fanno bene alla salute e sono assolutamente sicuri. Proseguono infatti a ritmo serrato i controlli sugli allevamenti che finora hanno dato un esito più che rassicurante». Nel fare il punto sulle misure attivate, Rosi ricorda che, dopo la riunione dell' unità di crisi (di cui fanno parte Regione Umbria, Istituto zooprofilattico, Aziende Asl e servizi veterinari), le istituzioni coinvolte hanno definito una zona di protezione di tre chilometri, che interessa parte dei comuni di Panicale e Magione, ed una di sorveglianza (di dieci chilometri), comprendente parte dei Comuni di Panicale, Magione, Castiglione del Lago, Paciano, Piegaro, Città della Pieve e Perugia. Inoltre verrà completato il censimento regionale degli allevamenti rurali (cioè di consistenza inferiore ai 250 capi), avendo i servizi veterinari già realizzato quello sugli allevamenti di consistenza superiore, con contemporaneo sopralluogo da parte delle asl. Amministrazioni provinciali e Corpo forestale sono stati invitati a controllare in maniera prioritaria i laghi Trasimeno, Corbara, Piediluco nonché le oasi, le zone umide, i laghetti ed i corsi d' acqua, soprattutto per quanto riguarda la fauna selvatica morente o morta. Sempre alle amministrazioni provinciali ed alla Forestale si chiede di contattare tempestivamente i servizi veterinari delle asl per il prelievo di animali morti o morenti. Ai cittadini si chiede di segnalare mortalità significative nei volatili domestici. L' unità di crisi dell' Umbria tornerà a riunirsi mercoledì prossimo per valutare quanto emerso nella riunione dell' unità di crisi nazionale sull'influenza aviaria in programma domani, a Roma. L' assessorato umbro alla sanità avvierà, nei prossimi giorni, una campagna informativa sull' influenza aviaria, sulla corretta informazione, su tutto quello che riguarda il comportamento da seguire, sull' alimentazione e l' uso delle carni bianche.

Pubblicato il: 21/02/2006

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