Arrivano i soldi per San Giorgio
Lo comunica l'assessore regionale Stufara durante l'assemblea di Rifondazione comunista. In preparazione un sondaggio in cui la cittadinanza è chiamata ad esprimersi sulla sanità nell'Orvietano
Rifondazione fa il punto sulla "sanità" nell'Orvietano. L'occasione è stata l'assemblea pubblica di venerdì scorso. Le relazioni introduttive hanno evidenziato il legame forte ed inevitabile tra i comparti sanitario e sociale ed hanno sottolineando anche come il progetto di riordino del presidio ospedaliero non possa prescindere da un potenziamento dei servizi del Distretto territoriale, per poter svolgere appieno la duplice funzione di promozione, prevenzione e tutela della salute, così come quella di supporto al presidio ospedaliero, per evitare i ricoveri impropri e snellire le liste d'attesa.
Rifondazione comunista ha elaborato un questionario, che verrà distribuito nei prossimi giorni in modo capillare, per verificare la qualità dei servizi sanitari percepita dagli utenti, ma anche come i temi più complessi sono visti dall'interno, attraverso gli stessi operatori sanitari. Il sondaggio costituirà la base per un "libro bianco", su cui la cittadinanza tutta verrà chiamata a confrontarsi.
Gli amministratori di Rifondazione hanno inoltre ribadito la necessità di tenere alto il livello di attenzione rispetto all'adeguamento/mantenimento della struttura di "emergenza urgenza", richiamando la coalizione a condividere il disegno strategico complessivo e le azioni politiche necessarie ad innalzare lo stato della sanità del territorio orvietano ai livelli cui la comunità ha diritto.
Per il futuro della Piccolomini Febei, l'assessore regionale Damiano Stufara, ha annunciato che è ormai quasi definitiva l'assegnazione di un consistente contributo finanziario per i lavori di ristrutturazione della Villa di San Giorgio.
Sia le relazioni introduttive che le conclusioni dell'assessore Stufara, hanno posto l'accento sul disegno politico del governo che avrebbe perseguito, in tema di protezione sociale e sanità, il sistematico depotenziamento del ruolo "pubblico" di questi comparti, a favore dell'inserimento di un mercato privato, col risultato visibile di un incremento del divario fra la parte sociale più debole, per povertà, per disagio, per handicap, per malattia, per anzianità e le classi abbienti. "È stato scardinato- sintetizza una nota di Rifondazione- il concetto di "diritto" alla salute, di equità ed universalità dello stesso, sancito dalla Costituzione, essenza delle politiche della sinistra e fondamento della riforma del Servizio Sanitario Nazionale. È necessario che un progetto di segno opposto venga condiviso dalla società civile e sostenuto con il voto convinto nella prossima tornata elettorale. È necessario che un progetto di segno opposto venga condiviso e sostenuto dagli alleati di governo locale".
Pubblicato il: 20/02/2006