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"Ganasce fiscali": si può chiedere la rateizzazione della somma dovuta o opporsi con ricorso motivato

Sulla questione interviene il Difensore Civico della Provincia di Terni

Il recente decreto e la successiva risoluzione n.2/2006 dell'"Agenzia per le entrate" ha reintrodotto la possibilità di richiedere il fermo amministrativo dei  mobili registrati, automobili e barche, meglio noto come ganasce fiscali, nei casi di mancato pagamento di somme richieste sia dalla Pubblica Amministrazione che da Enti pubblici economici.
"Nel 2004  -ricorda l'avv.Alessandra Robatto, Difensore Civico della Provincia di Terni- la procedura di blocco amministrativo dei veicoli era stata sospesa dalla stessa Agenzia proprio per i  paventati profili di incostituzionalità. Negli ultimi due mesi alcune decine di cittadini si sono  rivolti agli uffici del Difensore Civico  -continua l'avv.Robatto-  per avere chiarimenti e spiegazioni alla informativa loro inviata dalla SERIT o da altre agenzie di riscossione con cui si concedono 20 giorni di tempo per provvedere al pagamento, trascorsi i quali l'ente di riscossione comunica al Pubblico registro automobilistico (PRA) il provvedimento di fermo amministrativo. Da quel momento il veicolo che girasse nonostante il  provvedimento, se fermato da agenti della Polizia, sarebbe immediatamente sottoposto a sequestro e a corredata sanzione amministrativa. Il fatto che la maggior parte dei soggetti sia stata informata consente loro di richiedere la rateizzazione della somma da pagare, oppure opporsi al pagamento avanti all'autorità giudiziari o amministrativa con riscorso motivato. Anziani soprattutto, ma anche giovani che hanno perso il lavoro o con lavoro precario insufficiente ad ottemperare al pagamento  -incalza il difensore Civico di Palazzo Bazzani-  persone che spesso hanno necessità di utilizzare l'auto sottoposta al fermo per il proprio lavoro, auto di valore spesso così poco rilevante che quasi mai copre l'importo richiesto dal soggetto creditore. Una forma vissuta dai più come ingiustizia, soprattutto laddove  le somme richieste, ed è la maggior parte, sono di poche decine di euro oppure per importi talmente elevati che difficilmente potranno essere recuperati con la successiva vendita del bene all'asta, tra l'altro relativa ad auto spesso  vecchie e non catalizzate. Ricordo in particolar modo la disperazione di un anziano signore, vedovo, che, per crediti da parte dell'Inps relativi a vecchie cartelle per contributi non versati dal datore di lavoro, si vide applicare questo provvedimento che lo privava di fatto dell'unica possibilità di raggiungere il centro sociale ove passava quasi tutta la sua, altrimenti solitaria, giornata: l'intervento dell'Ufficio del Difensore Civico servì a far riconsiderare la proporzionalità tra l'azione amministrativa per il recupero del credito e la particolare situazione sociale ed economica. Ma non sempre è stato possibile ottenere analogo ascolto dai soggetti creditori".
  L'avv.Robatto è, comunque, a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso. Gli interessati potranno telefonare allo 0744_483258 (anche fax) oppure scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: difcivico@provincia.terni.it

Pubblicato il: 18/02/2006

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