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Acqua, tutto congelato fino a lunedì

I distacchi temporaneamente sospesi in attesa di decisioni di ATO e SII. Ma qualcuno deve pagare... 

ORVIETO - Acqua, tutto congelato fino a lunedì: i distacchi (uno in verità quello previsto per la giornata di ieri) alla fine, con grande sorpresa, non ci sono stati. "Su sollecitazione dell'amministrazione - spiega il direttore del Sii, Mauro Latini - abbiamo temporaneamente sospeso la decisione, per poter valutare la situazione insieme all'autorità d'ambito". L'incontro tra il Sii e i vertici dell'Ato è previsto per la giornata di oggi. Quando qualcosa di più, dunque, si riuscirà a capire sulla fine che faranno i rubinetti dei morosi "incalliti" - come li definisce il direttore Latini - che, per protesta, non pagano le bollette dell'idrico dal 2003. "La reputo una vera e propria forma di disobbedienza civile" taglia secco il direttore del Sii. Ad Orvieto sono in ballo per il momento sei distacchi, uno quello previsto per la giornata di ieri, appunto, e altri cinque che sono quelli in programma per la mattinata di lunedì. L'alternativa, in sostanza, sarebbe tra la chiusura del contatore o l'istallazione di un sistema di riduzione della pressione che limita all'essenziale l'erogazione dell'acqua. Soluzione questa indicata al gestore su delibera del Consiglio di amministrazione dell'Ato. Per il direttore Mauro Latini, che rivendica fermamente, tra l'altro, tutta la legittimità di un'eventuale provvedimento di chiusura dei rubinetti, una cosa è chiara: in un modo o nell'altro i soldi devono rientrare. "Sulla base della normativa di legge e anche secondo quanto previsto nella carta dei servizi - afferma Mauro Latini - siamo assolutamente legittimati ad operare il distacco in caso di morosità. Questo da un punto di vista formale. Poi, se intervengono ragioni di convenienza politica o sociale per cui è meglio evitare di creare tensioni, possiamo anche acconsentire a non procedere. Ma sia chiaro che siamo una Spa e qualcuno di questi soldi deve farsi carico. In sede civile o in sede penale". Intanto il Collettivo de "Il manifesto" e il movimento delle associazioni e dei cittadini per la ripubblicizzazione dell'acqua, incoraggiati dal mancato distacco, annunciano iniziative pubbliche e rilanciano. "Bisogna continuare la lotta e la mobilitazione - affermano - affinché non venga messo in discussione che l'acqua è un bene pubblico e non può e non deve essere privatizzata. Chiediamo che tutte le forze politiche si impegnino seriamente, perché l'acqua torni ad essere totalmente pubblica, come contenuto nel programma dell'Unione".

Pubblicato il: 17/02/2006

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