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Da domani i dissidenti saranno senz'acqua

Molti hanno già annunciato battaglie legali. Il collettivo "il Manifesto" in prima linea...

ORVIETO - Tra le 8 e le 10 del mattino di domani arriveranno le prime sospensioni del servizio di distribuzione dell'acqua agli utenti morosi o, come preannunciato da Marino Capoccia, presidente dell'Ato, una distribuzione limitata alla stretta necessità. "La giurassica e ingenua amministrazione del Sii di Terni - commenta Giulio Montanocci dal collettivo de "Il manifesto" aderente al movimento per la ripubblicizzazione dell'acqua - rantola prima della sua estinzione comportandosi fuori delle logiche del vivere civile. L'acqua è patrimonio di uomini, animali, piante. Nessuno può arrogarselo". Ora restano da vedere le conseguenze dei provvedimenti del Sii, dal momento che in molti hanno già annunciato battaglie legali. Senza contare le complicazioni burocratiche di tutta la vicenda visto le abitazioni senz'acqua potrebbero anche rischiare di perdere l'abitabilità. Un autentico rompicapo, scatenato da una protesta, quella contro il "caro acqua", che, inutile negarlo, nell'Orvietano è cavalcata anche politicamente per l'incarico del segretario dei Ds Marino Capoccia di presidente dell'Ato. Le forme di ribellione che si sono presentate nell'Orvietano, secondo il presidente, infatti, sono cosa tutta della città. "Non ci sono disobbedienti nel Ternano - dice Capoccia- e neppure nei paesi dell'Orvietano. Soltanto ad Orvieto. Mi sembra naturale pensare che ci sia stata una strumentalizzazione politica. La coincidenza della nuova gestione delle risorse idriche con momenti delicati di dibattito politico, anche all'interno del mio partito, può aver sollecitato una polemica amministrativa deviata. Ma mi sembra una situazione totalmente sgonfiata".

Pubblicato il: 15/02/2006

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