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Sono quindicimila i cinghiali nella provincia di Terni

Caccia di contenimento per limitare i danni all'agricoltura

foto di copertina

L'attività di contenimento dei cinghiali finalizzata alla riduzione dei danni alle colture agricole continua ed ha portato all'abbattimento, nel mese di gennaio, di 62 capi complessivamente in tutte le aree protette e destinate alla caccia programmata del territorio provinciale.

Per quanto riguarda il ternano nelle zone di Castellaccio, Casigliano e Todano gli ungulati abbattuti sono stati 11 su 19 appostamenti complessivi, mentre nell'orvietano su 82 appostamenti sono stati abbattuti 51 esemplari.
Secondo le stime dei tecnici della Provincia di Terni su tutto il territorio provinciale risultano presenti verosimilmente circa 15.000 cinghiali, quantità che, secondo l'assessorato alla Caccia di Palazzo Bazzani, spiega la portata dei danni alle produzioni agricole le quali risultano sensibilmente in crescita nel 2005 rispetto all'anno precedente.
I dati della Provincia, riferiti in particolar modo all'attività della polizia locale e dei soggetti abilitati, riguardano la caccia di selezione sia in forma singola che con il ricorso alla tecnica, non invasiva per le altre specie, della "girata", che consente un utilizzo di non più di sei cacciatori e un solo segugio. Questa tipologia di caccia è finalizzata inoltre a minimizzare gli impatti indesiderati su altre specie, come lepre e fagiano, per le quali è prevista una maggiore produzione da destinare ai ripopolamenti.

 

Pubblicato il: 14/02/2006

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