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Convenzioni tra Comune ed associazioni di volontariato

Tutti i consiglieri a favore. Anzi, con preghiera all'Amministrazione di intervenire con maggiori risorse...

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Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità dei presenti le convenzioni con tre associazioni del volontariato per l'affidamento di alcuni interventi socio-assistenziali. Si tratta della convenzione tra il Comune di Orvieto e la Caritas Diocesiana di Orvieto-Todi per gli interventi socio-assistenziali destinati a soggetti in condizione di disagio sociale ed economico, della convenzione con l'Associazione di Volontariato "A.F.H.C.O." (Associazione Famiglie per l'Assistenza agli Handicappati)  per la gestione di alcune attività rivolte alle persone disabili del territorio di Orvieto e della convenzione con l'Associazione di Volontariato "Lo Sportello del Cittadino" per la gestione del Servizio di Teleassistenza rivolto ad anziani e disabili. Nel dibattito che è succeduto alla presentazione delle convenzioni molti consiglieri di maggioranza e minoranza hanno invitato l'Amministrazione a verificare nel futuro la possibilità di un sostegno più robusto ad attività così importanti.

I contenuti delle tre convenzioni con altrettante associazioni Onlus di Volontariato sono state illustrate dall'assessore alle Politiche sociali, Maria Cecilia Stopponi la quale ha precisato che "attraverso questi strumenti si realizzano una serie di azioni di protezione sociale e di assistenza che assumono particolare rilevanza. La premessa che accomuna i tre atti è che il rinnovo delle convenzioni avviene in un contesto generale caratterizzato da un pesantissimo taglio del Fondo sociale nazionale che, per quanto riguarda il nostro territorio, ammonta a circa 350.000 Euro.  Malgrado ciò, lo sforzo che l'Amministrazione comunale intende fare è quello di non apportare delle diminuzioni o tagli nelle azioni di protezione sociale. Non ci sono modificazioni nei contenuti delle convenzioni rispetto a quelle già sottoscritte nel passato. La Caritas diocesana da tempo svolge un importantissimo lavoro con una serie di categorie svantaggiate che sono immigrati e popolazione carceraria che ha scontato la pena, ma anche con una quantità di soggetti uomini e donne che transitano nel nostro territorio ed hanno bisogno di interventi di prima necessità. Sono molti gli accessi a questo tipo di aiuti, nel 2004 siamo nell'ordine di oltre 3.500 per indumenti e generi alimentari, di oltre 308 persone aiutate con la distribuzione di mobili, biancheria, stoviglie, 470 sono stati i pasti caldi offerti a persone senza fissa dimora. Per questa convenzione il Comune dà un contributo di 10.329 Euro annui. Sarebbe auspicabile poter aumentare in futuro il tipo di sostegno a questa attività. Fruisce degli aiuti una percentuale abbastanza rilevante di italiani e in collaborazione con la Croce Rossa assistiamo purtroppo ad un aumento del cosiddetto 'disagio della normalità' cioè di famiglie che, pur avendo un lavoro, sono costrette a ricorrere anche a questo tipo di aiuto. Con l'Afhco, che opera nel settore delle gravi disabilità, il rinnovo della convenzione non prevede un vero e proprio impegno di erogazione finanziaria, quanto piuttosto la messa a disposizione della sede in cui l'associazione stessa eroga le attività di aiuto e sostegno che le sono proprie come l'informazione socio-sanitaria a tutela della salute in collaborazione con i servizi del Comune e della Asl, la tutela dei diritti delle persone con handicap, il servizio di consegne a domicilio ed attività ricreative e del tempo libero. L'Associazione Sportello del Cittadino gestisce il servizio di Teleassistenza, un servizio estremamente importante destinato alla popolazione anziana sola. Nel nostro ambito vi sono circa 2500 persone sopra i 65 anni che vivono da sole e la Teleassistenza è uno strumento non solo di tipo medico ma è anche un servizio che assicura un rapporto umano con l'anziano che non si sente abbandonato, seppure in assenza di punti di riferimento diretti. La Teleassistenza svolge anche l'attività di consegna dei farmaci a domicilio per le persone anziane che non hanno protezione e relazione familiare. Ad oggi ci sono 176 anziani dotati delle apparecchiature di Teleassistenza per la segnalazione di necessità di pronto intervento. Il progetto fa parte di un Protocollo d'Intesa di Ambito territoriale e viene sostenuto dal fondo sanitario regionale con il 15% relativo ai progetti innovativi. Insieme con l'ASL stiamo anche lavorando su un progetto di Telemedicina che è già definito nei dettagli tecnici, ma che ha un costo abbastanza elevato, per cui stiamo vedendo di attivarlo in via sperimentale. All'interno di queste convenzioni c'è un rapporto chiarissimo con l'Ufficio di Cittadinanza e con i Servizi Sociali del Comune, che collaborano strettamente ed effettua il monitoraggio di tutte le attività".

 

Pubblicato il: 14/02/2006

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