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Acqua. Tra qualche giorno i morosi rimarrano all'asciutto

Il Consiglio d'accordo a lavorare per giungere ad una "ripubblicizzazione" dell'acqua. Ma senza strumentalizzazioni

Tra qualche giorno arriveranno le prime sospensioni del servizio di distribuzione dell'acqua agli utenti morosi o, come preannunciato da Marino Capoccia, presidente dell'ATO, una distribuzione limitata alla stretta necessità. In questo contesto il Consiglio comunale ha discusso la questione in occasione di una interpellanza presentata da Giampietro Piccini.

Il sindaco Stefano Mocio ha ribadito che "così come è, la legge Galli va rivista e può essere rivista in tutte le regioni italiane. Quindi da parte mia ribadisco la disponibilità a valutare e verificare insieme ipotesi e proposte di modifica della legge nazionale stessa, perché è lì che noi dobbiamo trovare la soluzione finale del problema, ovvero che la fiscalità generale deve farsi carico degli oneri degli investimenti che non possono più gravare sulle bollette dei cittadini. In questo senso, mi rimetterò alle decisioni della conferenza dei capigruppo, essendo un tema avente valenza consiliare ed assicuro da parte mia tutta la disponibilità". Il sindaco ha risposto così all'interpellanza di Giampietro Piccini, nelle cui parole, ha tenuto a sottolineare, "ho scorto la volontà di un uso non strumentale di questo tema perché, diversamente, non avrebbe un appoggio del sindaco".

La cautela di Mocio su questo tema è comprensibile, perché l'argomento della ripubblicizzazione dell'acqua è stato usato da qualcuno, negli ultimi mesi, anche come strumento di lotta all'interno dei democratici di sinistra, individuando in Capoccia, leader dei fassiniani, il responsabile di tutte le disfunzione della società di gestione. Tra l'altro, l'argomento è piuttosto complesso ed articolato e la definizione "ripubblicizzazione" è imprecisa, considerato che nella nostra ATO, come in gran parte di quelle italiane, la presenza  pubblica è pari al 75%.

Ora, oltre le semplificazioni, sarà compito dei capigruppo individuare l'iter per arrivare ad una comune piattaforma su cui costruire la proposta di modifica della legge Galli, quella che oggi governa le attività di raccolta, distribuzione e depurazione delle risorse idriche.

 

Pubblicato il: 13/02/2006

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