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Sanità:"L'impegno è non abbassare la guardia"

L'Amministrazione comunale e i sindaci del territorio lavoreranno a fianco della dirigenza Asl per realizzare la riorganizzazione dell'ospedale e dell'assistenza sanitaria nell'Orvietano

foto di copertina

Nella seduta dell'8 febbraio, al termine di un ampio dibattito, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione presentata dai gruppi di maggioranza e minoranza, inerente la situazione sanitaria dell'Ospedale "Santa Maria della Stella".

La mozione è stata illustrata dal consigliere Massimo Gambetta, con la quale sono evidenziati una serie di aspetti legati al piano di ristrutturazione del presidio ospedaliero, sui quali in questi mesi l'Assemblea dei sindaci dell'Orvietano ha sviluppato il confronto con i vertici dell'ASL n. 4, della direzione ospedaliera e dei servizi territoriali del distretto.

Il dibattito sulla mozione ha tenuto conto anche dei contenuti dell'audizione svoltasi nel dicembre scorso tra i gruppi consiliari e i vertici aziendali dell'ASL e della sanità orvietana come pure degli aggiornamenti forniti dall'assessore alla Sanità, Maria Cecilia Stopponi rispetto all'incontro svoltosi contestualmente ai lavori del Consiglio comunale, tra l'Assemblea dei sindaci dell'Ambito n. 12 e i vari livelli della sanità locale e dell'azienda ASL in merito agli impegni che saranno attuati nel brevissimo periodo.

Il documento approvato dal Consiglio comunale ribadisce, comunque, la necessità di attuare l'unità di Medicina d'Urgenza e di istituire la guardia medica h24 all'interno del presidio come elementi fra loro connessi ed impegna il sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi presso la Regione Umbria e l'ASL al fine del raggiungimento dell'insieme degli obiettivi.

"Le linee sui cui l'Amministrazione comunale si sta sistematicamente confrontando- ha dichiarato l'assessore Maria cecilia Stopponi- sono:
- mantenere il presidio di Orvieto come Ospedale dell'Emergenza-Urgenza, con una parte legata  alla caratteristica di ospedale di territorio, essendo l'Orvietano lontano da altri presidi territoriali;
- realizzare una integrazione reale tra presidio ospedaliero e territorio, cioè: il territorio deve agire sui programmi di prevenzione e tutela della salute dando risposte autonome ed intercettando i ricoveri impropri, mentre l'Ospedale interverrà solo quando la malattia diventa acuta;
- integrare fin dove possibile la sanità e il sociale,
- realizzare il confronto continuo e costante con la direzione dell'ASL perché gli obiettivi che ci siamo dati siano realizzati. L'impegno è quello di  non abbassare la guardia."

Pubblicato il: 13/02/2006

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