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Diesse senza pace

Il correntone non partecipa all'Intercomunale che avrebbe dovuto varare la candidatura Stella. Che corre il rischio del sorpasso da parte della perugina Serena Innamorati...

ORVIETO - Il correntone batte un colpo. È stato un chiaro segnale di distanza rispetto alla candidatura di Loriana Stella quello arrivato dall'Intercomunale di venerdì sera a cui la sinistra Ds non ha partecipato. Se non con le presenze istituzionali di Carlo Carpinelli, presidente dell'Unione comunale di Orvieto e Valentino Rocchigiani, vicepresidente dell'organismo comprensoriale. Pochi, per la verità, anche i fassiniani in un incontro che ha visto la presenza in totale di diciannove persone e l'assenza anche del responsabile organizzativo dei Ds dell' Umbria, Piero Mignini, che avrebbe dovuto coordinare l'incontro. Numeri a parte, il segnale inequivocabile è quello arrivato dall'intera corrente della sinistra del partito che, all'Intercomunale che doveva servire all'investitura ufficiale del candidato orvietano Ds al Senato, non si è nemmeno presentata, perché non si sarebbe sentita coinvolta. La candidatura di Loriana Stella, ufficializzata all'indomani dell'Unione comunale della scorsa settimana, non sarebbe passata, infatti, attraverso il confronto delle correnti, suscitando i mal di pancia della sinistra. Che, attraverso le parole di Giuseppe Ricci, aveva invocato in proposito un luogo di confronto e di discussione. La parola ora spetta alla direzione provinciale del 19 anche se, stando a indiscrezioni circolate, pare che le cose potrebbero complicarsi per il candidato orvietano che, nelle ultime ore, rischierebbe di slittare nelle liste del Senato dal terzo al quarto posto, a vantaggio di Serena Innamorati. Se così fosse sulla Rupe, inutile dire, che si starebbe litigando sul sesso degli angeli: il rappresentante territoriale sarebbe, infatti, spacciato. E perso sarebbe anche il "risarcimento" preteso dai Ds ai tanti bocconi amari mandati giù negli ultimi anni. In ogni caso la questione tutta locale, interna alla Quercia orvietana, resta. Difficile immaginare le conseguenze dell'atteggiamento della sinistra del partito in vista dell'approssimarsi delle elezioni. Soprattutto all'interno di un sistema elettorale nel quale non si esprime una preferenza ma si vota il partito. Insomma, il correntone si impegnerà nella campagna elettorale? Chi voterà? Questi gli interrogativi che circolano, insistenti e maligni, negli ambienti politici della città del Duomo. "Il partito voterà il partito". Si limita ad affermare seccamente l'esponente del correntone, Valentino Rocchigiani, vicepresidente dell'Intercomunale. Sempre che, sarebbe da aggiungere, non cedano alle simpatie che innegabilmente in molti nutrono all'interno dei Ds per i candidati orvietani alla Camera e al Senato di Rifondazione comunista. L'orvietano Ali Rashid e l'assessore provinciale di Sferracavallo, Giampaolo Antoniella. Un "rischio" apertamente negato, ma che, innegabilmente, c'è.

Pubblicato il: 12/02/2006

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