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La ASL rassicurra i sindaci dell'Orvietano. Guardia attiva h 24 e copertura dei posti vacanti

Ma è necessario anche riuscire a distribuire i servizi sul territorio, per snellire il lavoro del presidio e soprattutto facilitare la vita degli utenti 

foto di copertina

ORVIETO - Guardia attiva h 24 e copertura dei posti vacanti. Ampie rassicurazioni da parte della Asl sono arrivate nel vertice con l'assemblea dei sindaci che si è svolto mercoledì pomeriggio sul futuro del presidio orvietano.

La prima - la guardia attiva 24 ore su 24 che prevede la presenza di medici di turno e non più la reperibilità - rappresenta la prima tappa della fase operativa del piano di riordino. Ed entrerà in funzione dal 1 marzo, al termine di una breve fase sperimentale, secondo quanto illustrato dal cronogramma degli interventi previsti dalla Asl. Ai sindaci di Orvieto e comprensorio la direzione generale della Asl di Terni, presente all'incontro, ha garantito inoltre la copertura dell'organico necessario al fabbisogno del Santa Maria della Stella. E quindi, come sottolinea l'assessore orvietano alla Sanità, Cecilia Stopponi, "le figure professionali attualmente scoperte nei reparti di Nefrologia, Medicina, Ostetricia, Radiologia, Ortopedia e naturalmente Ostetricia" che è, attualmente, retto pro tempore dal dottor Provaroni dopo il pensionamento anticipato del primario, Salvatore Corso.

L'altra cosa sulla quale si sta battendo la conferenza dei sindaci è il raccordo "ospedale - territorio". Ovvero, nonostante, le difficoltà economiche, riuscire a distribuire dei servizi sul territorio per snellire il lavoro del presidio e soprattutto facilitano la vita degli utenti. Utenti che non paiono affatto soddisfatti dei servizi offerti dal "Santa Maria della Stella", al punto che sono tre mila settecento gli orvietani che determinano la mobilità passiva dell'ospedale, ovvero quelli che preferiscono utilizzare altri presidi: che siano quelli di Viterbo, Perugia o Acquapendente. "È un dato preoccupante - commenta l'assessore Stopponi - un segnale serio rispetto all'adeguatezza del nostro servizio ospedaliero e un motivo di preoccupazione per gli amministratori. È per questo che sono convinta che la Asl, pur nelle difficoltà economiche innegabili in cui versa, debba risolvere questi problemi e che, parimenti, non debba mai venir meno la pressione politica a livello provinciale e regionale perché il nostro ospedale sia portato ai livelli che gli competono. L'atteggiamento da parte nostra resterà sempre vigile e di grande attenzione, mai di delega".

Nel rispetto di questo impegno di costante verifica dell'efficacia dell'azione della Asl la conferenza dei sindaci tornerà a riunirsi a metà marzo, a quindici giorni dall'inizio dell'operatività del piano di riordino.

Pubblicato il: 10/02/2006

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