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Emergenza anziani

L'appello è lanciato dal sindaco di Castel Viscardo, Massimo Tiracorrendo. Una situazione che è destinata ad esplodere. L'Orvietano è una delle aree con maggiore preesenza di anziani in Italia 

foto di copertina

ORVIETO - L'emergenza anziani, balzata agli occhi di tutti con le recenti operazioni dei carabinieri del Nas che hanno portato a numerose denunce in istituti del comprensorio che ospitavano anziani non autosufficienti senza il permesso regionale, impone una riflessione e soluzioni urgenti in tutto l'Orvietano. L'appello è quello lanciato dal sindaco di Castel Viscardo, Massimo Tiracorrendo con un invito alla collaborazione e al confronto che è rivolto a sindaci e istituzioni. "La problematica degli anziani - afferma Tiracorrendo - la loro qualità della vita, le difficoltà che si trovano ad affrontare rappresentano una condizione di disagio che coinvolgerà ciclicamente tutti, e, a maggiore ragione questo territorio, dove, e per fortuna, statistiche alla mano, si vive di più e meglio. Quindi occorre non rimandare la discussione alla ricerca di fantomatiche soluzioni, ma affrontare la realtà, tutti insieme con chi ha responsabilità di "governo", competenza necessaria e forza e rilevanza sociale". "Le amministrazione locali in questo - invoca il sindaco - rappresentano una risorsa di conoscenza dei bisogni, di interfaccia con gli Enti competenti, di necessaria assunzione diretta di responsabilità oltre a quella che comunque i sindaci sono chiamati a rispondere. Il nostro comprensorio, è evidente oggi più che mai, ha urgenza non solo di un confronto aperto sulla condizione degli anziani ma di un revisione dei progetti in parola, alla luce anche dei fatti emersi. Per questo l'assemblea dei sindaci dell'Orvietano sarà chiamata a breve a presentare proposte ed approfondimenti su Residenze protette, Rsa, problematiche legate all'autosufficienza e non, risorse da mettere in campo".

Più nello specifico, "senza voler entrare nel merito di quanto è stato rilevato dai militari dell'Arma", Tiracorrendo fa presente che la struttura di Castel Viscardo, il San Giovanni Bosco, colpita più recentemente insieme a quella di Baschi dalla denuncia del Nas, "è stata recentemente autorizzata dalla Regione dell'Umbria ed è stata per lunghi mesi oggetto di adeguamento agli standard richiesti per la residenza protetta, sotto anche il controllo costante degli organismi preposti. Tale residenza protetta eroga servizi di qualità, di ospitalità ampiamente riconosciuti sia a livello comprensoriale che nazionale. L'Istituto, infine, ha rinnovato alle autorità competenti la richiesta di ampliamento per residenza protetta".

Pubblicato il: 08/02/2006

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