Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

In quattro stamani alla sbarra per l'"Operazione Cahos"

Il giudice dovrà pronunciarsi sulle richieste di rito abbreviato condizionato di quattro giovani. Le posizioni degli altri ragazzi arrestati nel dicembre 2002...

ORVIETO - In quattro stamani alla sbarra per l'"Operazione Cahos". Il giudice, Gianluca Forlani, dovrà pronunciarsi questa mattina sulle richieste di rito abbreviato condizionato - avanzate dagli avvocati Manlio Morcella, Angelo Ranchino e Patrizia Marzola - per S.A. di 26 anni, R.D. di 27, L.R. e T.F., entrambi di 24. Tutti ragazzi tratti in arresto nell'ambito della maxi operazione antidroga dei carabinieri del dicembre 2002. Se il giudice dovesse ammettere le richieste, si procederà a fissare la nuova udienza per la convocazione dei testi e la produzione dei documenti. In caso contrario si dovrebbe procederebbe per rito abbreviato. Anche se il giudice pare che sia ben intenzionato ad accogliere la formula richiesta dalla difesa. Per gli altri 24 giovani orvietani, a tutt'oggi coinvolti, la prima udienza del processo è già fissata per il prossimo 22 febbraio. È in quella sede che il giudice si è riservato la decisione sull'accoglimento o meno dei tre patteggiamenti richiesti per altrettanti ragazzi - G.M. di 25 anni, A.M. di 28 e C.D. di 24 - dall'avvocato Giovanni Guariglia. Che, in alternativa, ha scelto di ricorrere all'abbreviato. Per altri undici giovani il processo seguirà il rito abbreviato, per sette il rito ordinario. Mentre per tre posizioni - quelle di F.M., L.S. e E.S - gli avvocati hanno chiesto l'archiviazione. Un autentico ginepraio quello in mezzo al quale è chiamato a districarsi il giudice Forlani per chiudere definitivamente i conti con fascicoli aperti ormai da oltre tre anni. La maxi operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Orvieto scattò all'alba del 6 dicembre del 2002. Quando, al termine di lunghi mesi indagine fatte di pedinamenti ed intercettazioni, una fila di 35 mezzi dei carabinieri uscì dal cortile dell'ex caserma Piave per eseguire 28 ordini di custodia. Poi due cittadini marocchini, considerati tra i principali fornitori dei ragazzi orvietani, riuscirono a sottrarsi all'arresto e i ragazzi in manette, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furono, alla fine, 26. Tutti, allora, di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Le operazioni, condotte tra Orvieto, Fabro, Viterbo e Perugia, si avvalsero anche dell'ausilio di un elicottero e delle unità cinofile. I ragazzi attualmente alla sbarra non sono, comunque, tutti gli stessi arrestati nell'operazione. Per due di loro sono già arrivate le condanne, uno è morto per overdose e per altri c'è stata l'archiviazione. Mentre altri sono finiti nell'inchiesta con le intercettazioni telefoniche e gli interrogatori che seguirono agli arresti.

Pubblicato il: 06/02/2006

Torna alle notizie...