Bioedilizia residenziale a Sugano

ORVIETO - Bio-edilizia residenziale a Sugano nelle ex cantine Monrubio, l'assessore Desideri respinge al mittente le perplessità avanzate da Conticelli. Al consigliere di minoranza che sull'argomento aveva presentato un'interrogazione per conoscere la coerenza della scelta del Comune con gli strumenti di pianificazione e programmazione urbanistica, la valutazione al riguardo del Consiglio di zona e, tra l'altro, i motivi dell'urgenza della decisione, l'assessore all'Urbanistica, nell'ultimo Consiglio, ha  riferito che "questa area è prevista nel piano regolatore generale come area residenziale di completamento a bassa densità, pertanto, rientra nelle caratteristiche su cui si è pianificato". "Nel momento in cui - ha specificato Desideri - vi è la possibilità di attivare finanziamenti statali (servono due milioni di euro, ndr) riferiti ad edilizia sperimentale, su cui il Cipe che è il soggetto chiamato a gestire direttamente l'intero percorso procedurale, si è già espresso, l'Amministrazione comunale è tenuta ad attivarsi al fine di richiamare risorse sul territorio e per tali ragioni ha presentato il progetto". "In questa prima fase il procedimento non prevede l'ingresso dell'Ater - ha detto ancora l'assessore - L'urgenza è dovuta al fatto che i progetti dovevano essere presentati al Ministero entro il 31 dicembre 2005. Infine, il consiglio di zona di Sugano conosce bene questa proposta e lo stesso ha posto l'esigenza di un intervento di riqualificazione del sito che desse nuovo impulso all'area nella duplice direzione del riconoscimento delle necessità dei residenti e di armonizzazione con il resto del territorio". Le spiegazioni non hanno soddisfatto il consigliere di minoranza che ha fatto presente come da tempo il Consiglio di zona di Sugano per quello stabile avesse proposto il recupero finalizzato alla realizzazione di una sala polivalente.