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Quale futuro per ostetricia e maternità? Cortoni e Conticelli presentano un'interpellanza

Denunciano una "progressiva dequalificazione" che allontana gli utenti

foto di copertina

Maurizio Conticelli e Fabrizio Cortoni hanno presentato al presidente del Consiglio comunale di Orvieto un'interpellanza per conoscere la condizione del reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale di Orvieto.

Il dibattito sul ruolo dell'ospedale cittadino è stato un anno fa occasione di un Consiglio comunale aperto e la sua riorganizzazione ha impegnato nei mesi scorsi dirigenti, operatori, amministratori  e sindacati, anche con punti di vista diversi.

Questo il testo dell'interpellanza di Cortoni e Conticelli:

"Nello scorso mese di dicembre, in occasione dell'audizione svolta dalla Conferenza dei capi gruppo con i vertici della ASL, rappresentammo il disagio per la situazione in cui versa il reparto di ostetricia e maternità dell'Ospedale di Orvieto, anche in base alle testimonianze riportateci in più occasioni dall'utenza locale.

 Tale unità di struttura complessa, fiore all'occhiello della sanità orvietana nei decenni passati, ha purtroppo registrato in questi ultimi anni una progressiva dequalificazione ed è tuttora soggetta ad un preoccupante depotenziamento dell'organico, come testimoniato dalla sostituzione di due medici (uno in aspettativa e l'altro trasferito) con un solo medico specialista a contratto.

A tutto ciò si aggiunge  l'ulteriore interrogativo che sorge in merito alle modalità di sostituzione dell'attuale primario prossimo al pensionamento ed alle conseguenze che ciò apporta alle prospettive del servizio reso dalla ostetricia e maternità dell'ospedale di Orvieto.

Per quanto sopra chiediamo di conoscere:

a)      le modalità di risoluzione del contratto riguardante il direttore della unità di struttura complessa (primario) uscente;

b)      le modalità ed i tempi per la sostituzione del primario e degli altri due medici che facevano parte della unità sopra detta;

c)      quali ulteriori misure si intenderanno adottare per evitare che numerose pazienti cittadine che risiedono nel nostro comprensorio, a fronte del servizio non ottimale reso dall'ostetricia e maternità dell'ospedale di Orvieto, preferiscano recarsi presso altre strutture, anche fuori regione, con inaccettabili disagi per le partorienti e per i loro familiari."

Pubblicato il: 01/02/2006

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