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Rubinetti a secco a Orvieto scalo e Ciconia

Ieri, per l'intera mattinata. Numerosi i disagi lamentati dai cittadini ai numeri telefonici del Sii. Il disagio causato dalla rottura di una condotta dell'acquedotto

ORVIETO - Rubinetti a secco per l'intera mattinata di ieri per centinaia di famiglie di Orvieto scalo e Ciconia.  Numerosi i disagi lamentati dai cittadini ai numeri telefonici del Sii (Servizio idrico integrato) già bollenti per il caro bolletta e le proteste degli ultimi mesi.  Stavolta il disservizio è stato causato, ad ogni modo, dalla rottura di una condotta dell'acquedotto da parte degli operai di una ditta privata incaricata dei lavori di urbanizzazione di località "Ponte del Sole". 

A causa del guasto, l'acqua ha smesso di scorrere intorno alle 9,30 e non è tornata nei rubinetti delle abitazioni, degli esercizi pubblici e degli uffici prima delle 15.  Facile immaginare i disagi che hanno fatto montare la collera dei cittadini, divenuti ormai sempre più "suscettibili" sulla questione acqua.

Un nodo che è al centro della vita cittadina come problema, divenuto ormai sociale, ma anche politico. Non a caso è di mercoledì pomeriggio la proposta lanciata in Consiglio comunale dal sindaco, Stefano Mocio di tornare ad una gestione del servizio interamente pubblica. L'idea è quella di studiare una modifica alla legge Galli da sottoporre ai parlamentari umbri che si candideranno alle prossime politiche. "Gli investimenti - ha detto il sindaco - non possono essere tutti finanziati tramite la tariffa. Il servizio dovrebbe essere interamente pubblico e strutturato con le norme legate ad un istituzione solidaristica a carattere sociale con le regole della socialità. Quindi, è chiaro che la fiscalità generale dovrebbe intervenire".

 

Pubblicato il: 28/01/2006

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