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Torna la "banda" del buco a Ciconia

 Tra martedì e mercoledì, in due villette in località "La Svolta". Modalità di scasso già conosciute... 

di Stefania Tomba

ORVIETO - Torna la "banda" del buco: doppietta di furti, nella notte a cavallo tra martedì e mercoledì, in due villette in località "La Svolta", a Ciconia.  I ladri sono entrati in azione con una tecnica già utilizzata in zona e nota alle forze dell'ordine.  Che, a settembre scorso, sulla scorta di indagini di questo genere, hanno arrestato un albanese di ventinove anni, entrato con le stesse modalità operative in un paio di appartamenti in località "Ponte del Sole".  

Stavolta i malviventi, si sono introdotti in due abitazioni attigue di via delle Crete e, una volta all'interno, mentre le famiglie dormivano tranquillamente, hanno trafugato denaro in contanti, cellulari, oggetti di valore. Addirittura un paio di pantaloni.  E mazzi di chiavi.  Una delle quali ha consentito loro anche di portar via una Opel Corsa parcheggiata lungo la strada.  Il tutto in assoluto silenzio e senza rovistare troppo.  Al punto che i proprietari, che si sono trasferiti da meno di un anno nelle villette di recente fabbricazione, si sono accorti dell'accaduto soltanto al mattino, quando hanno chiamato il 113.  

Sul posto è intervenuta la squadra della Volante del commissariato, insieme a quella dell'anticrimine e della Scientifica.  Proprio dai rilievi scientifici sulle tracce - impronte di scarpe ed eventualmente digitali - lasciate dietro di sé dai ladri, gli agenti del commissariato sperano di trovare una buona pista per le indagini.  Intanto quella che è nota, è la tecnica.  Cambiano i protagonisti, infatti, ma non le modalità operative.  La tecnica, che secondo numerosi precedenti sarebbe tipica di personaggi della criminalità dell'Est, è quella di praticare con una pazienza certosina e in assoluto silenzio, un forellino nell'infisso in legno della finestra.  Per introdurvi, poi, un'asticella metallica arcuata, con la quale andare ad agganciare la maniglia e farla girare.  In modo che in pochi minuti, ma soprattutto nel più assoluto silenzio, il malintenzionato si ritrova in casa.  La polizia suppone, sulla base delle prime ricostruzioni, che stavolta ad agire sino state almeno un paio di persone. 

Con la stessa tecnica il cittadino albanese di ventinove anni, arrestato a settembre scorso dalla polizia, aveva messo a segno, nell'arco di un anno, decine e decine di furti in appartamento in diverse località d'Italia, tra l'Umbria, l'Abruzzo e le Marche.  Due di questi, erano, appunto, quelli consumati nella notte del 22 aprile 2004 in località "La Segheria" alle porte della Rupe.

Pubblicato il: 26/01/2006

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