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Allo studio il tufo e l'acqua sorgiva della Rupe e dintorni

Il progetto tende a valorizzare la coltivazione di prodotti ortofrutticoli sul terreno tufaceo e Orvieto potrebbe diventare centro di riferimento nazionale per le ricerche nel campo dell'utilizzo del tufo zeolitico in agricoltura

"La città di Orvieto, la Rupe e le aree limitrofe, costituiscono un insieme storico-ambientale di interesse mondiale. Il blocco di tufo e tutto il territorio circostante conservano pressoché intatti i segni della loro storia millenaria. Vanno quindi favorite tutte quelle iniziative di ricerca che tendono a preservare l'equilibrio tra paesaggio e attività dell'uomo e che rendono particolarmente suggestivo il nostro territorio. Iniziative che si collocano, altresì, nel contesto di azioni finalizzate al  riconoscimento di Orvieto come patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO". Così l'assessore al Comune di Orvieto Carlo Tonelli nel presentare il progetto
denominato "Il tufo zeolitico dell'area orvietana e il suo utilizzo in campo agronomico per il miglioramento delle produzioni locali e la salvaguardia dell'ambiente", che ha lo scopo di approfondire la conoscenza petrografica-vulcanologica del blocco di tufo della Rupe di Orvieto e delle aree limitrofe, a cui si associa una verifica sul migliore utilizzo del materiale piroclastico per la  qualificazione delle produzioni agricole locali, sulla base di esperienze già acquisite, nel campo agronomico, in altre parti d'Italia.

"La presenza di materiale tufaceo particolarmente adatto per colture ortive, insieme alla numerosa presenza di sorgenti e al costante monitoraggio e manutenzione della Rupe, rende la ricerca particolarmente interessante e di pregio - spiega l'assessore allo Sviluppo economico, Carlo Tonelli-. Già l'Università di Perugia / Dipartimento di Scienze della Terra da anni ha avviato studi approfonditi per la conoscenza del materiale piroclastico della Rupe di Orvieto e delle aree interessate dal vulcanesimo dell'apparato di Bolsena, mentre l'Università di Modena / Dipartimento di Scienze della Terra, effettua ricerche sull'impiego del tufo ricco di minerali zeolitici nelle colture agricole e nella depurazione delle acque. Anche l'Amministrazione comunale ha ritenuto di attivarsi per ricercare i necessari finanziamenti che permettano di realizzare tali ricerche inserite, a pieno titolo, nelle azioni tendenti alla salvaguardia della Rupe, del colle e della città di Orvieto".

"Le particolari caratteristiche petrografico-mineralogiche del tufo zeolitico italiano - precisa ancora l'assessore - consentono un miglioramento delle produzioni agricole autoctone nel più totale rispetto dell'ambiente e del paesaggio rurale; inoltre, l'utilizzo del tufo zeolitico nelle pratiche agronomiche rende possibile una notevole riduzione della quantità d'acqua comunemente impiegata nell'irrigazione delle colture, soprattutto quelle ortive, favorendo la stabilità dei terreni nelle aree soggette e fenomeni di dissesto. Sono queste alcune delle ragioni per cui l'Amministrazione comunale è intenzionata a riproporre l'utilizzo agricolo dei terreni, destinandoli alla coltivazione di prodotti ortofrutticoli locali e, in questo senso, la nostra città potrebbe diventare centro di riferimento nazionale per le ricerche nel campo dell'utilizzo del tufo zeolitico in agricoltura.

Di qui, l'esigenza di procedere ad una ricerca organica , opportunamente estesa in un arco di tempo significativo che parta dalla raccolta dei dati già noti fino alla definizione delle modalità di impiego nel campo delle colture ortive del tufo di Orvieto. Lo studio dovrà riguardare i processi di formazione del tufo di Orvieto e delle aree circostanti ed il suo possibile impiego nel campo delle colture ortive, per il miglioramento delle produzioni locali e la salvaguardia del paesaggio".


Il Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Perugia studierà inoltre la qualità delle acque sorgive e delle rocce della Rupe di Orvieto e in particolare l'origine dei nitrati nelle sorgenti, ricerca alla quale il Comune di Orvieto partecipa con un contributo di 2.500euro.

"I risultati della ricerca - spiega al riguardo, l'assessore allo sviluppo economico, Carlo Tonelli -  potrebbero aprire prospettive interessanti per promuovere il recupero e il miglioramento dei suoli agrari alle pendici della Rupe e favorirne il riutilizzo a fini ortofrutticoli. La ricerca assume in tal senso, un rilievo scientifico di natura internazionale per il tufo rosso e pomice nere presente nel territorio compreso tra Bracciano e Orvieto, per il contenuto di minerali zeolitici le cui applicazioni in campo agronomico sono indubbiamente molto interessanti, ad esempio il miglioramento dei suoli inquinati da nitrati con tufo zeolizzato, l'utilizzo nella depurazione di percolato da discarica e l'utilizzo nella floricoltura".
"La ricerca - aggiunge l'assessore Tonelli - insieme con i contatti che abbiamo attivato con le Università di Perugia / Dipartimento di Ingegneria Civile e di Modena / Dipartimento Scienze della Terra, potrà offrire elementi utili per un progetto sulla produzione biologica ortofrutticola e recupero dei terreni alle pendici della Rupe di Orvieto". 

 

 

 

Pubblicato il: 23/01/2006

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