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Pacco bomba: tre orvietani iscritti al registro degli indagati della Procura

Il Commissariato di polizia fa il bilancio 2005. La bomba, con un chilo di esplosivo, che fu trovata il 2 marzo scorso in via Angelo da Orvieto fece scattare una delle indagini più delicate

di Stefania Tomba

ORVIETO - Pacco bomba: tre orvietani iscritti al registro degli indagati della Procura.  Tre personaggi, tutti legati alla medesima pista di natura privata, sarebbero i principi sospettati per l'ordigno, con un chilo di esplosivo, trovato il 2 marzo scorso, in via Angelo da Orvieto.   Alla luce degli ultimi risvolti dell'indagine pare che l'episodio sia da ricondurre, infatti, a questioni strettamente familiari. Un'ipotesi questa che avrebbe preso quota negli ultimi mesi, aiutando a sgomberare i sospetti sugli anarchici, adombrati in un primo momento. Anche se, secondo quanto riferito dalla polizia, qualcosa di meglio potrebbe arrivare già tra una decina di giorni. Quando sono attesi importanti risvolti negli esami della Scientifica.

Il pacco bomba ha rappresentato, senza ombra di dubbio, l'indagine più delicata nel bilancio dell'attività dell'ultimo anno del commissariato di polizia di Orvieto. Un bilancio che si caratterizza per un netto segno meno sui reati che si sono consumati. I furti, una settantina, restano al primo posto, anche se con una significativa flessione del 15-20% rispetto allo scorso anno. Le manette sono scattate per 11 volte (6 nel 2004), mentre le denunce a piede libero, soprattutto ai danni di cittadini stranieri per reati contro il patrimonio, sono state 60.  In calo i reati scoperti legati agli stupefacenti, con 9 persone segnalate alla prefettura. Venti le espulsioni dal territorio nazionale. Anche a seguito di controlli (30) nelle aziende agricole e nei cantieri edili dell'Orvietano. Controlli che hanno portato anche 6 denunce a piede libero (quasi tutti italiani) per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, 7 contravvenzioni e un arresto.  Complessivamente sono state mille 160 le chiamate al 113, 4 mila 900 mezzi i controllati, 7 mila le persone identificate e 70 le contravvenzioni, in molti casi con la decurtazione dei punti dalla patente. Oltre duemila le pratiche istruite e 63 i provvedimenti di polizia notificati, tra cui il ritiro di 24 licenze per il porto d'armi.

Sul fronte dell'ordine pubblico la preoccupazione maggiore è quella legata al transito dei treni speciali dei tifosi. Come quello che a gennaio di un anno fa causò 4 feriti, 3 arresti e 9 denunce. O come i disordini scoppiati più recentemente fuori dal Muzi al termine della disputa Orvietana - Aglianese. Tra le indagini in attesa di imminenti risvolti, invece, quella relativa al furto, a marzo scorso, di una cinquantina di cellulari ad un rivenditore nell'area di sosta carburante in località "L'Arcone".

Pubblicato il: 19/01/2006

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