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Banche locali e sviluppo del territorio. L'inpegno dei giovani imprenditori per la crescita di una cultura d'impresa

Ampia e dettagliata la relazione dell'onorevole Agostini in merito alla nuova legge sul risparmio...

Si è svolto sabato alla presenza di un folto pubblico il convegno dell'A.G.I.O. su "Riforma del risparmio e ruolo delle banche locali per lo sviluppo del territorio orvietano". Tra gli intervenuti anche le ultime classi dell'istituto per ragionieri, che ha aderito alla proposta dell'Associazione giovani imprenditori orvietani di coinvolgere anche i giovani e le scuole su questi temi, che possono essere utili alla formazione educativa in generale, oltre che al formarsi della classe imprenditoriale e dirigente del domani.

Ampia e dettagliata la relazione di Agostini in merito alla nuova legge sul risparmio, in vigore da poche settimane e solo da alcuni giorni operativa, il cui iter è cominciato oltre due anni fa sulla scia di alcuni grossi scandali societari, quali Cirio, Bipop-Carire e Parmalat poi. Con grande competenza e chiarezza l'onorevole Agostini ne ha spiegato la necessità, dettata soprattutto dall'atipicità italiana delle modalità di emissione delle obbligazioni societarie, e di formazione e di controllo delle governance societarie. In poche parole, spesso il risparmiatore italiano medio non era consapevole e adeguatamente informato sul fatto di acquistare obbligazioni ad alto rischio, e una serie di figure intrecciate e di commistioni di interessi non garantiva un'adeguata trasparenza e correttezza all'interno degli organi societari e delle società di revisione dei bilanci.
Con la nuova legge, secondo l'onorevole Agostini qualche passo avanti si fa - ad esempio nell'autorità garante per la concorrenza del mercato, o nell'introduzione nei board societari del consigliere di minoranza - ma restano aperti altri interrogativi: si allunga per esempio, anziché ridurre, la permanenza negli strumenti di controllo e viene riconfermata la legge modificata nel 2001 sul falso in bilancio, che in buona sostanza lo depenalizza.

Dal punto di vista dell'accesso al credito da parte dell'impresa, Agostini ha messo in evidenza come, pur essendo uno strumento di consulenza, la banca non lo sia ancora abbastanza e come, tra banche, non ci sia, per le esigenze dell'imprenditore, una vera concorrenza e competitività. Secondo Agostini, che in passato è stato anche direttore generale di Sviluppumbria, servirebbe da parte del credito nel rivolgersi al mondo imprenditoriale una semplificazione, che apporti consulenza di finanza d'azienda e sostenga le imprese non solo negli eventuali momenti di crisi, ma anche nella fase di sviluppo per renderlo solido.

L'intervento dell'assessore Liviantoni ha invece focalizzato l'attenzione su quali saranno le politiche e gli strumenti per la seconda fase del Patto dello Sviluppo, tema intrecciato, senza ovviamente dimenticare le specificità dell'Umbria, a quelle che saranno le azioni dei nuovi fondi comunitari e il nuovo Piano di sviluppo rurale.

Tra gli interventi sono da segnalare quello del presidente della Cassa di Risparmio avvocato Guariglia, del presidente della Banca di credito cooperativo del Trasimeno-Orvietano dottor Tomassoni, del vicepresidente del patto integrato 2000 V.A.T.O, che con i progetti attivati e finanziati è stato negli ultimi anni un importante motore di sviluppo, del vicepresidente di Assindustria Terni Giovanni Stella.

Il presidente dell'A.G.I.O. Moreno Lazzaretto si dichiara molto soddisfatto dell'incontro, sia per i temi che ha affrontato e per il rilievo e la competenza dei relatori intervenuti, sia per la presenza degli studenti dell'Istituto di ragioneria e di un considerevole uditorio.

Pubblicato il: 18/01/2006

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