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Anche martedì centinaia di pendolari a piedi

La risposta ai chiarimenti di Trenitalia in merito alle accuse di interruzione di pubblico servizio, ipotizzate nell'esposto presentato dal consigliere comunale Morcella (Fi), arriva puntuale al nostro giornale l'ennesima testimonianza di uno dei mille pendolari orvietani

ORVIETO - Non piacciono ai pendolari orvietani le spiegazioni del responsabile regionale per le relazioni esterne di Trenitalia sui disagi e i disservizi sofferti dalla rete sulla tratta Roma Firenze. Ed è così che, in risposta ai chiarimenti offerti da Giuseppe Angelini in merito alle accuse di interruzione di pubblico servizio, ipotizzate nell'esposto presentato dal consigliere comunale Morcella (Fi), arriva puntuale al nostro giornale l'ennesima testimonianza di uno dei mille pendolari orvietani. "Ieri sera - afferma Davide Breccia - (10 gennaio 2006, ndr) il treno regionale 2316 Roma - Firenze delle 17.14, è stato soppresso, come tra l'altro successo la scorsa settimana ed anche qualche tempo fa e questo perché il treno corrispondente, cioè il 2311 proveniente da Firenze per Roma (arrivo a Roma 16.46), ha avuto un guasto nei pressi della stazione ferroviaria di Arezzo. Allora ci si chiede: ma è possibile che se si guasta un treno se ne debbano sopprimere automaticamente almeno due, lasciando a piedi centinaia di pendolari senza alcun ritegno? Possibile che non c'è un altro sistema e siamo arrivati al punto di avere treni, addirittura contati, senza alcun materiale di riserva per ovviare a queste situazioni incresciose?". "Questo - conclude - per replicare all'esimio Angelini che non ci sono solo "alcuni problemi" e che sarebbe ora che la smettessero di costruire questa "stupenda facciata" assolutamente falsa di un'azienda competitiva e rilanciata, spendendo meno in pubblicità ingannevole e più in ristrutturazioni, nuovi materiali e soprattutto pulizia di treni che sta diventando sempre piu pericoloso per la salute prendere, visto lo stato di pulizia indecoroso.

Pubblicato il: 12/01/2006

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