La salute globale , un bene comune. Incontri su salute, culture, società: temi, processi e nuovi modelli

Giovedì 12 gennaio, alle 17.30, nella Sala Urbani del Palazzo dell'Opera del Duomo, in piazza Duomo, ad orvieto, si svolgerà l'incontro sul tema: "Verso una medicina integrata. Pluralismo dei sistemi di salute e 'critica' del paradigma biomedico". Conversazione con Simonetta Marucci (medico endocrinologo) e Fabio Dei (antropologo), introduce e modera la giornalista Marcella Calzolai. 

La diffusione delle medicine non convenzionali (MNC), dato incontrovertibile per tutto l'Occidente, si situa nell'ambito del rapporto tra medicina, cittadini e Stato e in quello dei mutamenti e della creolizzazione dei modelli culturali riferiti al corpo, alla salute e alla malattia. In questo senso, e anche indipendentemente da ogni giudizio sulla relativa efficacia, le MNC rappresentano una sorta di coscienza critica della biomedicina, e possono temperarne gli aspetti più invasivi e oggettivanti, la tendenza all'accanimento terapeutico e soprattutto l'attuale diffusione dell'abuso di farmaci.

Si tratta del primo incontro organizzato dall'Università per il Bene Comune, dalla Regione dell'Umbria e dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute in collaborazione con il Centro studi "Città di Orvieto".

Il secondo incontro su "Salute pubblica e Governance globale" si svolgerà giovedì 19 gennaio 2006, alle 17.30, sempre nella Sala Urbani del Palazzo dell'Opera del Duomo. Una conversazione con Lucia Maddoli (Campagna "No excuse 2015") e Enrico Materia (medico epidemiologo); introduce e modera Laura Boldrini (giornalista, portavoce dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati).

La salute è troppo spesso oggetto di trattativa tra governi e imprese multinazionali, considerata merce e bene di consumo. Le nuove sfide nell'orientare le politiche per la salute globale, intesa come sanità pubblica internazionale, devono trovare una efficace risposta nell'ambito di sistemi di Governance multilaterale centrati sulle Nazioni Unite per costruire strategie e eque politiche di intervento sanitario.