Delitto Mencarelli. Il Ris prende tempo

ORVIETO - Il Ris prende tempo. E le prime analisi, sui vestiti del presunto omicida di Baschi e sull'altro materiale inviato dai carabinieri di Orvieto tra quello repertato sul luogo del delitto Mencarelli, non verranno effettuate prima del 19 gennaio.  Questa l'unica data attualmente in mano agli inquirenti che, nei mesi scorsi, hanno più volte sollecitato il reparto speciale dei carabinieri per chiudere definitivamente il cerchio dell'indagine.  Offrendo l'ultimo tassello necessario, eventualmente, per inchiodare una volta per tutte Franco Crociani, il pensionato sessantacinquenne di Acqualoreto, finito in manette dallo scorso 16 novembre, alle proprie responsabilità.  Sul capo dell'allevatore di muli della frazione di Baschi, incensurato, pende l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato per la morte di Sauro Mencarelli, l'elettrauto quarantaquattrenne di Allerona scalo, ucciso il 28 ottobre scorso da un colpo di fucile sparato a bruciapelo nelle campagne di Acqualoreto (vicino all'abitazione del sessantacinquenne), mentre si trovava appartato con una prostituta di origini bosniaca.  L'uomo, oltre ad essere stato inchiodato dai riscontri dei carabinieri, è accusato, dopo un'iniziale reticenza, anche dalla prostituta che dice di averlo visto in faccia.  Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe quello della gelosia. Ma Crociani da dietro le sbarre di via Roma non ha cessato un giorno di proclamare la propria innocenza e - tramite il proprio legale, l'avvocato orvietano Giuseppe Marruco - ostenta una relativa serenità d'animo convinto com'è che i risultati del Ris gli riconsegneranno la libertà.