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Commercianti orvietani. Un brutto Natale

Vendite meno 20%. I saldi non risolveranno problemi che sono strutturali. Ne parlano Sandro Gulino e Giuseppe Santi

ORVIETO - Stagione in ribasso, non serviranno i saldi, che scattano sabato prossimo, a far quadrare i conti dei commercianti orvietani. Che chiedono: concertazione seria e confronto continuo con le istituzioni per risollevare il mercato della Rupe dagli insuccessi degli ultimi anni. Non a caso il segno meno quest'anno sugli acquisti di Natale è stato circa del 20%.  Lo afferma il presidente regionale di Confesercenti, l'orvietano Sandro Gulino. "Il bilancio lo faremo a fine mese, con il questionario in distribuzione tra i negozianti - premette Gulino - in ogni modo, pare ampiamente confermata la sensazione iniziale. Quella di un sostanziale calo degli acquisti che, specie nei settori delle calzature e dell'abbigliamento, ricalca il dato nazionale". Rifarsi con le liquidazioni? "È la storia di sempre - conferma il presidente degli esercenti umbri - i saldi non fanno cassetto, ma arrivano in soccorso per eliminare le giacenze. E poi è noto, ormai, che la corsa ai saldi è tramontata visto che l'opportunità di acquistare a prezzo ribassato c'è durante tutto l'anno, tra promozioni, svendite e rinnovo locali". Fiducia, tuttavia, è la parola d'ordine di Gulino. "C'è attesa - spiega ancora - per il tavolo di concertazione convocato dal Comune per questo mese di gennaio. La speranza e l'auspicio è che non si tratti di un'iniziativa una tantum, ma che sia l'inizio di un percorso, segnato da appuntamenti mensili, utili a studiare un progetto che guardi direttamente al commercio ma in una prospettiva di ampio respiro: parcheggi, viabilità, eventi". A lamentare l'assenza di concertazione e di una visione organica del commercio è anche il presidente di Confcommercio, Giuseppe Santi. "Un appuntamento importante come quello di Umbria Jazz, che richiama un afflusso consistente nella nostra cittadina - fa notare Santi - non viene programmato in modo tale che tutte le realtà del territorio riescano a beneficiarne, diventando, così, un appuntamento ripartito tra poche realtà e non realizzato sfruttando tutte le potenzialità che potrebbe avere per la collettività che produce ed offre servizi". "La nostra associazione - puntualizza - si è sempre proposta e dimostrata pronta ad una seria concertazione con la Fondazione e con l'Amministrazione comunale che, speriamo almeno il prossimo anno, siano disponibili a discuterne". Negativo anche per Santi il bilancio degli acquisti di Natale. "Per alcune attività le festività - spiega - sono fondamentali per rilanciare l'economia e risollevarsi da una crisi che ormai investe il nostro territorio. Tuttavia la crisi non sembra aver risparmiato neanche questo periodo, le vendite raggiunte non hanno eguagliato le aspettative. Si va incontro ora ai saldi che rappresentano un rituale importante per il consumatore ed un appuntamento significativo per il commerciante. Confcommercio crede che nel prossimo mese è opportuno puntare al massimo sulle liquidazioni  per rimanere in modo competitivo nel mercato".

 

Pubblicato il: 05/01/2006

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