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Cani e gatti in Umbria

I canili pubblici sono 27 e 3 i gattili. Oltre mezzo milione di animali, tra cani e gatti. La Regione, all'avanguardia, riconosce i suoi residenti canini con un microchip sotto pelle

Il 30 dicembre la Giunta regionale dell'Umbria ha approvato le regole per la presentazione delle nuove domande relative alla gestione, da parte dei Comuni e delle Comunità Montane, delle strutture per l'accoglienza di animali randagi.

Nel 2004, irisultavano registrati 257.000 cani, di cui 231.988 tatuati  e registrati nelle quattro aziende sanitarie locali. Il numero presunto di cani randagi si aggira intorno ai 23.000, mentre i cani non di proprietà ospitati nei canili sanitari e nei rifugi sono stati 3.393. Sempre nel 2004 sono stati registrati in anagrafe 19.693 cani. Deri 2.415 cani catturati, 1.481 sono stati restituiti al proprietario o affidati a nuovi padroni e 141 sono stati abbattuti. Complessivamente i cani ''morsicatori'' registrati sono stati 1.057, sono stati sterilizzati 95 cani maschi catturati e 541 femmine.  Gli animali catturati vengono ospitati per un certo periodo nei 27 canili pubblici presenti sul territorio regionale - di cui 4 sono gestiti da associazioni protezionistiche e 4 da privati convenzionati -  dove rimangono fino a quando non è possibile trovare loro un padrone. In Umbria sono presenti anche 3 gattili. I gatti di proprietà registrati nel 2004 nella regione sono stati  circa 175 mila e 51 mila i randagi. Le colonie censite sono state  414, per un totale di circa 5.000 gatti. Le sterilizzazioni feline eseguite nello stesso periodo sono state 983.
"Il primo gennaio 2006 saranno esattamente due anni  - ha ricordato l'assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi  - da quando l'Umbria si è dotata di uno strumento in più per prevenire il randagismo e  contro l'abbandono dei cani. Infatti la Regione, dal 2004 ha reso obbligatoria  l'applicazione ai cani di un microchip sotto pelle che ha sostituito il tatuaggio, e che, attraverso un lettore ottico, permette di conoscere l'identità dell'animale e i dati anagrafici del padrone. Si tratta - ha spiegato - di un sistema efficace di identificazione della popolazione canina, non traumatico per gli animali, che consente di immagazzinare un notevole volume di dati, da quelli anagrafici del proprietario, con relativi recapiti telefonici, a quelli dell'animale con l'indicazione della razza, taglia, sesso, mantello, vaccinazioni.

Pubblicato il: 04/01/2006

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