Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI


Il Compleanno de 'L'Altra Guerra'
di Ennio Remondino

Approfondimento

Quattro anni fa, il 24 marzo, iniziavano i bombardamenti Nato contro la Jugoslavia per la crisi del Kosovo. Ricordo che quella guerra veniva preannunciata come breve, un po’ di bombe e missili su Belgrado e poi la resa Milosevic: pochi giorni, massimo una settimana, prevedevano politici e strateghi. E’ finita tre mesi dopo, il 10 giugno. Conosco bene le guerre e poco o nulla la televisione di guerra, il prodotto finale confezionato nelle redazioni o nei talk show che arriva nelle case di tutti. E’ la prima volta che mi capita di seguire una guerra da casa, e mi stupisco. Vedo il ritmo forsennato dei collegamenti degli inviati nei telegiornali, nelle trasmissioni di intrattenimento, negli approfondimenti e mi ritrovo a Belgrado quattro anni fa, in trasmissione 24 su 24. Fra qualche settimana o qualche mese, cosa accadra’ al fiato degli inviati e a quello degli ascolti?

Ho memoria dei ritmi ossessivi dei collegamenti, ma ricordo diversi interlocutori: C’era Porta a Porta ma c’era anche Pinocchio e molti altri appuntamenti giornalistici di approfondimento. Ora vedo la guerra raccontata dalla Venier, da Giletti o da Cucuzza, ed ovviamente da Porta a Porta. Strano: isolato nei Balcani devo aver perso qualche puntata nella storia della televisione italiana. Sabato sera seguivo Vespa per capire di piu’ ed ho assistito ad una rissa. Ora capisco il perche’ di certi collegamenti di allora, bruscamente interrotti. Il problema, non e’ discutere sulle nefandezze di Milosevic o di Saddam, o sulla legittimita’ dell’intervento Nato o della coalizione anglo-americana in Irak, sulle sue conseguenze, quanto quello di stabilire se avessero ragione D’Alema o Bertinotti, ed oggi il Papa o Bush e Berlusconi.

Sto individuando i nuovi artisti della rissa televisiva: allora, quattro anni fa, il piu’ gettonato era Dragos Kalajc, presunto giornalista, neonazista dichiarato e fervente nazionalista serbo. Oggi vedo altri campioni, ma i nomi li lascio alla individuazione di ognuno dei voi: chi sa poi, se la rissa, oltre che spettacolo fa anche audience? Per rispetto al quarto compleanno dell’ “altra guerra”, non sarebbe interessante andare oggi a dare una occhiata ai risultati ottenuti allora? Cosa accade nel Kosovo liberato, ad esempio, o nella Serbia finalmente democratica, o nella Bosnia dimenticata, o nella Macedonia “new entry” nelle crisi balcaniche? Anche l’Afghanistan sarebbe interessante da andare a vedere, ma non soltanto a ridosso dell’accampamento dei nostri alpini. Dalla teoria alla pratica insomma, per verificare i risultati di pace prodotti dalla guerra. Idee balzane da vecchio cronista, temo.

Pubblicato il: 24/03/2003

Torna alle notizie...