I disagi dei pendolari finiscono in Procura

ORVIETO - I disagi dei pendolari finiscono in Procura.  È il consigliere azzurro Massimo Morcella ad annunciare che, appena dopo Natale, presenterà alla magistratura orvietana un esposto formale per interruzione di pubblico servizio contro Trenitalia. "Non solo c'è poco lavoro - tuona Morcella - ora dobbiamo anche sopportare l'assoluta non curanza di Trenitalia verso i pendolari del nostro territorio".  Intanto anche il Comune, in attesa dell'incontro richiesto con la società, rinnova l'appello ai parlamentari umbri a sostenere la battaglia. "I disservizi sono verificabili quotidianamente - afferma il vicesindaco Carlo Carpinelli - e sono gravissimi soprattutto se si considera la scarsità delle manutenzioni e le conseguenze che questo può avere. Rispetto all'incontro che abbiamo avuto con il rappresentante di Trenitalia, ci sono stati ovviamente dei rapporti con le Ferrovie, si è provveduto ad attivare i nostri parlamentari e a chiedere incontri ufficiali con la dirigenza delle Ferrovie. A riprova di quello che tutti riscontriamo, però non ci è stata data risposta". "Dopo sei mesi dall'ultimo incontro avuto con il rappresentante di Trenitalia, Saccà - rincara Mario Valentini, rappresentante dei pendolari - la situazione si è aggravata. Il nuovo orario, entrato in vigore il 13 dicembre scorso, è una beffa per i pendolari dell'Orvietano. Chiediamo collegamenti nella fascia oraria delle 7 di mattina, treni sicuri per il rientro serale da Roma anziché continuare a subire i ritardi strutturali dei treni provenienti dal Sud, chiediamo un collegamento funzionale con Firenze alternativo a quello delle ore 7.47, un trasporto sicuro, pulizia, e il rispetto delle norme di sicurezza. Orvieto e il territorio orvietano che vivono l'impatto ambientale di ben due linee ferroviarie, in cambio ricevono solo elementi negativi