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Il 2006 sarà l'anno della Complanare

Conferenza stampa di analisi dell'anno scorso e di propositi per il futuro. Bilancio, opere pubbliche, sociale, commercio...

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ORVIETO - Il 2006 sarà l'anno della Complanare.  Il Comune, nell'anno che verrà, conta di terminare tutte le procedure tecniche e arrivare all'affidamento dei lavori del primo stralcio dell'arteria finanziato dalla Regione, a giugno del 2004, con 13 milioni di euro.  Lo ha annunciato ieri mattina il sindaco, Stefano Mocio, nel tracciare il bilancio dell'attività amministrativa dell'ultimo anno e anticipando gli impegni della Giunta per il 2006.  Sui risultati raggiunti il sindaco si è detto soddisfatto. "Di fronte alle difficoltà che investono il Comune, come tutto il Paese, questa Giunta ha reagito e governato bene.  Ha saputo sfruttare al meglio l'opportunità dei bandi 2005, ha ottenuto l'emissione dei Boc strappando tassi che sono più bassi di quelli della Cassa depositi e prestiti. E ha scoperto, nonostante quello che viene propagandato, che non ha sprechi: niente "auto blu" né tanto meno consulenze onerose (se non quelle attivate a livello comprensoriale o provinciale". E allora ecco che sulla strada del 2006 il primo impegno arriva già prima che finisca l'anno. Il 30. Con l'approvazione del bilancio preventivo 2006.

Bilancio: "Nonostante i tagli incresciosi e inaccettabili della Finanziaria - ha detto il sindaco -  manterremo fede agli impegni di non aumentare le tasse".  Le maggiori entrate, il Comune se le aspetta tuttavia dall'Ici. In quanto, senza che vengano aumentate le tariffe, verranno però sanate le iniquità tra i diversi quartieri. E questo comporterà un gettito maggiore nelle casse comunali. La lotta all'elusione, inoltre, lo scorso anno ha riportato nell'erario comunale oltre 500 mila euro. Dunque quest'anno l'operazione sarà ripetuta sotto lo slogan, come ha recitato Mocio, "pagare tutti per pagare meno e soprattutto far pagare meno a chi ha meno".

Cultura, turismo, enogastronomia:  "Non è tagliando sulla cultura - ha voluto sottolineare il sindaco  - che si fanno quadrare i conti.  Orvieto è una città di soli 22 mila abitanti che senza le grandi politiche culturali che ha fatto e sta facendo non sarebbe altro che una cittadina di provincia". Semmai, è quello che ha aggiunto il sindaco, si tratta di "rimodulare gli investimenti sulla base della qualità". In questo senso Mocio ha indicato anche la necessità di adeguare l'offerta turistica da parte degli operatori, cercando, adesso e non domani, di sfruttare il trend positivo dell'ultimo anno che nei primi sei mesi del 2005 ha visto crescere il turismo ad Orvieto del 7%. Sui grandi eventi ha sottolineato l'importanza di lavorare da subito per la ricerca di sponsor che abbattano i costi.

Sociale e sanità:  Anche qui niente tagli. Soddisfatto del contributo migliorativo che i sindaci hanno offerto al piano di riordino ospedaliero, Mocio ha sottolineato che ora il Comune "non delegherà la verifica puntuale delle azioni della Asl", ribadendo anzi le proprie richieste: in primis, più risorse umane. "Ci sono le buone intenzioni di tutti, a partire dalla Regione". Ha assicurato il sindaco. Pronto, poi, il progetto anziani. Coordinato con la Regione e il Piccolomini Febei, sarà presentato nel consiglio comunale di gennaio alla presenza degli assessori regionali, Damiano Stufara e Maurizio Rosi.

Commercio: Sempre a gennaio la presentazione del piano del commercio per Orvieto e il Comprensorio. L'obiettivo, a seguito delle recenti modifiche alla legge regionale che hanno assegnato 5mila 500 metri quadri ad Orvieto per la grande distribuzione, è quello di valorizzare unire e potenziare l'offerta commerciale in una visione unitaria. In grado di rispondere in maniera competitiva a tutti i segmenti della domanda (residenti e non solo turisti). "Il protezionismo falso - ha detto Mocio - non è la via d'uscita". Di qui l'esigenza di rilanciare il centro commerciale naturale del centro storico (anche con interventi strutturali: gallerie, mercato coperto) ma anche il Borgo (sono già attivati i contatti con Ater e Asl).

Investimenti: Tre milioni di euro. "Sfrutteremo tutte le risorse disponibili". Ha detto il sindaco. Manutenzione e chiusura dei cantieri, le priorità. Ma in programma c'è anche l'inizio della fase di progettazione del terzo asilo nido di Ciconia.

Caserma Piave: Il business plan per il riutilizzo della Caserma, per la parte pubblica, va verso il riesame, sulla base della verifica delle risorse effettivamente disponibili. "Molto poche" ha detto Mocio. Che anche ammesso: "ci sono state discussioni forti, ma estremamente costruttive". Il sindaco ha confermato la volontà espressa in precedenza dai Ds di destinare un 15% della caserma a centro direzionale dove trasferire molti uffici pubblici che pagano al momento affitti onerosi, anche a privati. A proposito di questo Mocio ha riferito che il Comune ha 270 mila euro all'anno di affitti passivi e che l'operazione centro direzionale alla ex Piave porterà nelle casse comunali 1 milione e 200 mila euro stabili all'anno.

Pubblicato il: 23/12/2005

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