Ieri in tribunale

ORVIETO - Rissa in carcere, si aprirà il prossimo 7 maggio il procedimento penale contro sette cittadini extracomunitari accusati di lesioni aggravate per un disordine scoppiato lo scorso anno all'interno della casa di reclusione di via Roma.  L'udienza fissata per ieri mattina è slittata su richiesta della difesa.  

Mentre la perizia del professor Francesco Bruno ha giudicato parzialmente capace di intendere e di volere ma capace di stare in giudizio e socialmente pericoloso se non trattato farmacologicamente, R.P., il trentottenne orvietano ieri mattina alla sbarra per quattro procedimenti diversi che lo vedevamo imputato per tentate lesioni, porto abusivo di armi e minacce.  In particolare le tentate lesioni personali fanno riferimento all'episodio del giugno dello scorso anno, quando in via Garibaldi, in pieno centro storico, si scagliò contro un quarantenne di Monterubuaglio - S.T. le iniziali - cercando di colpirlo alla gola con un coltello a serramanico.  L'uomo rimase leggermente ferito.  Pare che tra i due vi fossero motivi di attrito per vicende legate al passato.  S.T., già al centro di un'indagine attorno a un vasto giro di pedofilia, nello specifico di questo provvedimento, si è costituito parte civile.  Alla luce della perizia psichiatrica il giudice ha confermato la detenzione del trentottenne orvietano nella casa di cura del Napoletano di Aversa in cui attualmente si trova ricoverato.  E il processo è stato aggiornato al prossimo 3 marzo.