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Cristo è comunista?

Stefano Corradino intervista il vescovo Scanavino. Una bella intervista, ma che Cristo fosse comunista...

foto di copertina

di Dante Freddi

Stefano Corradino(nella foto) ha intervistato per un mensile free locale, "Il Vicino", il vescovo monsignor Giovanni Scanavino. Un'intervista su temi alti e qualche riferimento ad Orvieto. Una buona intervista.

Nella chiusura, il vescovo fa appello all'unità." È proprio spinti dai problemi di tutti i giorni - dice monsignor Scanavino-che dobbiamo trovare una profonda unità. Che non significa "volemose bene", ma scoprire la capacità di affrontare, collettivamente e non individualmente, le difficoltà che ci troviamo di fronte. Partendo dal messaggio di Cristo che è veramente rivoluzionario, perché ci aiuta a recuperare la nostra umanità e il senso di giustizia del mondo".

"Rivoluzionario? Non mi dica che Cristo era comunista?" - riprende Corradino, che si attende evidentemente un no deciso.

Ma Scanavino lo stupisce e dice che "Se uno leggesse a fondo cosa Cristo sosteneva, a un certo punto anche il "più estremista" finirebbe per dire "basta", sei troppo rivoluzionario. E allora sì, comunista nel senso totale e "originale" del termine. Un comunista "non di maniera, ma umanitario".

"Guardi che lo scrivo"- incalza allora soddisfatto Corradino.

"Lo scriva pure. Lo scriva pure" -risponde tranquillo Scanavino.

Alla fine, quindi, Cristo è comunista.

Mio padre credeva in una socialdemocrazia moderna, era quella che raccontava e sentiva, ma pensava che a realizzarla sarebbero stato il Partito comunista italiano. E quello votava. Il suo era, avrebbe detto il nostro papa Ratzinger, una forma di "relativismo". Aveva in mente un processo rivoluzionario generico e aveva sbagliato il partito a cui affidarsi per realizzarlo, attratto da quel "comunista" che evocava valori di comunione, solidarietà, giustizia che i "comunisti della storia" non hanno saputo realizzare.

E mio padre, anche lui, amava dire che Cristo era stato il primo comunista.
A scuola, poi, il maestro sosteneva che Cristo, addirittura, era stato il primo socialista.

So che monsignor Scanavino, uomo di grande e riconosciuta sapienza,  non sbaglia quando parla di Cristo rivoluzionario e di Cristo comunista "nel senso totale e originale".

È che a quella "concessione" del vescovo a Stefano Corradino, giornalista serio e persona amabile, ma comunista di quelli non mangiano bambini soltanto perché non hanno più fame, è apparsa  un'occasione ghiotta per iscrivere Cristo ad un partito comunista sopravvissuto alla storia, magari quello di Bertinotti, e di proporsi come presentatore.

Eccellenza, questo crea confusione.

La gente, quella comune, come lo sono io e le altre pecore del Suo gregge,  al termine comunista associa per riflesso condizionato quel comunismo di "maniera" a cui Lei avrebbe voluto sottrarsi. A comunismo, in senso positivo o negativo, non associa gli apostoli e san Francesco, ma la storia del secolo scorso, i più colti Marx Lenin e Stalin, i più semplici Materazzo e Remo Grassi.

L'intervista di Stefano Corradino al Vescovo di Orvieto

Pubblicato il: 21/12/2005

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