Dimissioni in blocco del Consiglio di zona di Orvieto centro

ORVIETO - Dimissioni in blocco del Consiglio di zona di Orvieto centro. La clamorosa iniziativa è stata assunta dall'organismo guidato da Gianluca Luciani nel giorno, quello di ieri, della convocazione del forum civico sulle proposte per il futuro della città. "A tre anni dalla nostra elezione e insediamento - è scritto nel documento di dimissioni - è doveroso tracciare un bilancio del nostro mandato, bilancio decisamente negativo. Negativo non per il numero delle richieste da noi formulate e/o evase dall'Mmministrazione, ma perché nei fatti non ci siamo mai sentiti parte di quell'ingranaggio che permette l'accesso dei cittadini alla vita pubblica, alle scelte. Lo abbiamo riscontrato nell'accesso agli atti presso l'ufficio di Presidenza, sempre difficoltoso e soprattutto tardivo. Lo abbiamo riscontrato nelle nostre proposte quando pur fortemente motivate (siamo l'espressione di 3mila voti, non lo dimenticate) dissonavano in parte dalle intenzioni dell'Amministrazione (vedi parcheggi per residenti, piano del traffico, Caserma Piave). Lo abbiamo riscontrato nella moltitudine di richieste, di incontri rimasti inevasi o avvenuti quando l'argomento era stato già deliberato venendo meno la funzione consultiva del Consiglio di zona, ad esempio per arredo urbano, impianti sportivi, piccioni, pulizia e pavimentazione strade, dissuasori, pubblica illuminazione o per competenze extra comunali: punto di primo soccorso, tariffe acqua". "Il nostro ruolo - conclude il documento - è di filtro alle istanze dei residenti e di alibi quando l'amministrazione dice che "partecipa" con i cittadini. Nonché quello di serbatoio di voti con l'approssimarsi delle elezioni. Semplicemente per questo ci dimettiamo, in blocco e irrevocabili, perché né sullo statuto né sul regolamento vi è scritto da nessuna parte che dobbiamo fare da ornamento, filtro, serbatoio".